01:51 min
VIOLA NEWS esclusive gli opinionisti Ecco Lindelof e Nicolussi: ci siamo. Milan su Comuzzo con trenta milioni

esclusive

Ecco Lindelof e Nicolussi: ci siamo. Milan su Comuzzo con trenta milioni

Enzo Bucchioni Editorialista 
Le ultime frenetiche ore di mercato, con due colpi in arrivo ma ancora una volta tanti interrogativi: l'editoriale di Enzo Bucchioni per Violanews

Il difensore è Lindelof e il centrocampista Nicolussi Caviglia. Sono ore decisive per la chiusura dei contratti, comunque la Fiorentina ha scelto i due giocatori che andranno a completare l’organico di Pioli. Giocatori funzionali, come li ha sempre richiesti l’allenatore.

Su Nicolussi Caviglia, 25 anni, si stava ragionando da diverse settimane e ve lo avevamo raccontato. Poi la trattativa con il Venezia si era raffreddata per la formula (i lagunari vogliono il prestito con obbligo), ma l’agente Lucci, uno dei riferimenti di Pradè, nelle ultime ore ha stretto la trattativa per portare a Firenze anche questo suo assistito e la firma è vicina. Il giocatore ha già comunicato al Venezia di non voler giocare in serie B, è entusiasta dell’idea Fiorentina, sul resto l’intesa è vicina. Transfermarkt valuta il centrocampista otto milioni e mezzo, la Fiorentina ha offerto dieci, il Venezia è partito da quindici, si dovrebbe chiudere attorno ai dodici.

Nicolussi Caviglia, complice anche un infortunio, ha faticato a completare il percorso di crescita, ma è scuola Juve e i bianconeri hanno aspettato a lungo la sua esplosione prima di venderlo l’anno scorso al Venezia. In Laguna ha dimostrato di essere cresciuto, a centrocampo può giocare a due o a tre davanti alla difesa. Ha lancio, visione e gran tiro da fuori. Non è un top player, ovviamente, ma uno di quei giocatori che potrebbero fare l’ultimo step di crescita e sicuramente con le caratteristiche giuste per Pioli. Nelle rotazioni si può alternare in regia con Fagioli e il reparto può completarsi con Sohm o Mandragora. Sicuramente ha la velocità di pensiero, sa giocare a un tocco, due tocchi, come ama l’allenatore viola.

Una buona parola

—  

Anche Lindelof ha dato l’ok alla Fiorentina. Aveva offerte pure dal Brentford e soprattutto dall’Everton, ma il pressing di De Gea che gli ha spiegato cosa significhi il calcio a Firenze l’ha convinto a venire in Italia. I due hanno giocato assieme sette anni nel Manchester United e la speranza è che il difensore possa portare qualità ed esperienza.

Lindelof è sicuramente un leader, ha i piedi buoni per far ripartire l’azione e difende aggredendo la palla e non rincula seguendo l’uomo, caratteristica fondamentale nel gioco che ha in testa l’allenatore.

Con Lindelof preso a parametro zero, si sta mettendo a punto l’ingaggio da spalmare in due o tre anni, al Manchester guadagnava cifre impossibili per la Fiorentina, ma lo sa bene. Nell’ultima stagione ha giocato una ventina di partite, gli infortuni lo hanno condizionato, ma nel caos Manchester era finito fuori anche McTominay, tanto per dirne uno oltre a De Gea. Nel calcio italiano meno veloce uno come Lindelof, 31 anni, dovrebbe tornare ad essere protagonista.

Il problema è che Pradè e il suo team mercato si riducono sempre all’ultimo, quando le soluzioni latitano. S’era visto dalla prima amichevole di luglio, ma si sapeva già, che Pablo Marì non era adatto a questo calcio, ma fanno fatica ad adattarsi anche Ranieri e Comuzzo. I difensori in possesso di palla devono ripartire e comunque proporsi per dare soluzioni e cercare la superiorità numerica, nel Milan lo faceva non solo il fuoriclasse Theo, ma a destra pure Calabria e i centrali soprattutto Tomori. Il modo di giocare deve essere quello.

A cinque giorni dalla chiusura del mercato era difficile trovare di meglio di un parametro zero. E non sarà facile neppure trovare una soluzione per Pablo Mari e gli altri come Bianco o Richardson, ma anche per gli esuberi storici come Beltran, Barak e compagnia. Siamo alle solite.

Forcing

—  

A proposito di difesa, il Milan ieri è tornato a bussare per Comuzzo. Il ragazzo intelligentemente ha rifiutato il corteggiamento di Inzaghi e dell’Al Hilal, ma se Allegri chiama si potrebbero aprire soluzioni diverse. Trenta milioni andrebbero presi, ma anche qui il discorso è lungo, li saprebbero poi reinvestire proficuamente? E poi Comuzzo è un ragazzo del vivaio, il presidente Commisso per ora aveva detto no a qualsiasi trattativa.

Alla fine poi è rimasto Fortini che può giocare destra e a sinistra. A Parisi è stato rinnovato il contratto, una mossa per trovare una soluzione in uscita nelle ultime ore di mercato?

A proposito, stasera ci sarebbe una partita. La Fiorentina gioca a Reggio Emilia il ritorno di play off di Conference, ma dopo il risultato dell’andata il Polissya per far paura dovrebbe diventare il Real Madrid. Ci sarà il turn over, basta un pizzico di concentrazione per chiudere la pratica. Senza Kean squalificato e Piccoli fuori lista per ora, toccherà a Dzeko fare il centroavanti. Dietro di lui immaginiamo Fazzini e Gud. In mezzo Mandragora e Sohm. Esterni Parisi e forse il giovane Kouadio che potrebbe candidarsi anche come braccetto di difesa. Poi Pongracic e Ranieri o Viti. In porta potrebbe debuttare ufficialmente in stagione il baby Martinelli.