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Il tifoso

43 anni da quel “GRAZIE CONTE”: tempi diversi ma chiediamo gli stessi ingredienti

43 anni da quel “GRAZIE CONTE”: tempi diversi ma chiediamo gli stessi ingredienti - immagine 1
Il ricordo di un tifoso che ha vissuto da vicino quella splendida stagione finita male
Leonardo Vonci

Logicamente quella scritta incisa con bomboletta rossa nella parete della tribuna del mitico stadio Comunale: GRAZIE CONTE!!, era dedicata al Conte Flavio Callisto Pontello, il quale a distanza di 56 anni da quel magico 11 maggio 1969, è stato L'UNICO PRESIDENTE che ha provato a regalare lo scudetto alla splendida Firenze.

Correva il 16 maggio di 43 anni fa, la città era impazzita di gioia, colorata ovunque di viola, i miei genitori vista la mia età di 15 anni non mi mandarono a Cagliari, nonostante fossi abbonato già da due anni. Trascorsi tutta la giornata al Bar Marisa attaccato alla radiolina, come le migliaia di tifosi che cullavano il sogno del terzo scudetto. Il Conte Pontello, insieme a Tito Corsi e Picchio De Sisti, ci fecero trascorrere un anno indimenticabile, dalla presentazione della squadra allo stadio dove mi ricordo che Ciccio Graziani fu sollevato chiuso nella sua Bmw ad un metro da terra. Eravamo impazziti di gioia, Vierchowod, Pecci, Graziani, Massaro, Monelli, Miani erano approdati a Firenze, l'anno precedente erano stati acquistati Daniel Bertoni, Contratto, Casagrande. La formazione tipo era GALLI, CONTRATTO, FERRONI, CASAGRANDE, VIERCKWOOD, GALBIATI, BERTONI, PECCI, GRAZIANI, ANTOGNONI, MASSARO.


La dirigenza confezionò una maglia innovativa, credendo in qualcosa di importante, con giglio alabardato rosso, adagiato in un cerchio con sfondo bianco al centro, colletto e bordo manica rosso. Tutti gli ingredienti erano stati scelti con grande oculatezza, la Fiorentina voleva quello scudetto, sbagliò pochissimo. Purtroppo Antognoni si fece male e fu sostituito da uno splendido Luciano Miani, il quale se pur bravissimo e volenteroso non era LA STELLA. Arrivammo a braccetto con l'innominabile fino all'ultima giornata, l'esito finale lo conosciamo tutti e non voglio commentarlo ancora perché per me CAMPIONE D'ITALIA 1981/1982 è L' A.C. FIORENTINA.

Mi piace ricordare la Grande Curva Fiesole che schierava da sinistra a destra i seguenti gruppi: Collettivo Autonomo, Boys, Ultras, Vieusseux, 7 bello, Kings e Panthers. Quei fumogeni altamente cancerogeni di colore viola e arancioni erano graditi nei nostri cuori come i migliori profumi dell'amore, facevamo i fogliolini per celebrare la formazione con un tifo infernale per 90 minuti. Il club leader della curva erano i grandi ULTRAS VIOLA1973, guidati da Stefano Biagini , il quale nutriva stima immensa per Valter Tanturli del Vieusseux. Erano loro due insieme ad altri tifosi storici a tirare le fila della tifoseria organizzata.

Cominciarono le prime radio e tv locali, ricordo RadioBlu di Rinaldo Pieroni che trasmetteva le radiocronache con David Guetta, in video andavano alla grande Massimo Sandrelli e Giordano Goggioli a telelibera Firenze, mentre su Tvr il buon Massimo Polverini portò uno scoppiettante Mario Ciuffi. A Teleregione cresceva un'accoppiata niente male composta da Vincenzo Macilletti ed Enzo Baldini. Voglio ricordare anche Marcello Giannini corrispondente per Firenze a Novantesimo minuto e domenica Sportiva per la Rai. A distanza di 43 anni, ogni 16 maggio è stata una ricorrenza agrodolce ma ringrazio il Conte Pontello per averci fatto vivere un anno indimenticabile che nessun'altra proprietà è  riuscita ad eguagliare. E' vero che i tempi erano diversi ma per provare a vincere lo scudetto furono comprati campioni veri, con una grande organizzazione societaria e manageriale, quello che chiediamo oggi ad una proprietà italo americana che invece trascura questi ingredienti fondamentali. FORZA FIORENTINA!!