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Il ricordo

Ciao immenso Celeste

Leonardo Vonci
Il ricordo di Celeste Pin del nostro storico tifoso viola

Carissimo Celeste, i tuoi genitori non potevano scegliere nome migliore. Un angelo che ha regalato a tutte le anime che ha incontrato su questa terra tanta serenità, signorilità, educazione e rispetto. Ci hai colto tutti di sorpresa, tu eri amatissimo ovunque ti girassi, i fiorentini vedevano in te l'unico giocatore della Fiorentina che aveva avuto il coraggio di gridare "Ladri" alla Juventus, senza mai pentirsene. Quella finale di Coppa Uefa non l'avevi mai digerita. Quella tua purezza d'animo che qualche personaggio del calcio, che purtroppo contava, non sopportava e ti teneva lontano dagli squallidi inciuci di questo circo. Ancora ho nei miei pensieri quando arrivasti alla Fiorentina, giovane e bello, con il tuo Mercedes 190 targato TV. Eri di poche parole all'inizio, dovevi sostituire un alieno che l'anno prima ci aveva aiutato tantissimo a vincere il "terzo scudetto", si parla di Pietro Vierchowod.

Piano piano prendesti coraggio con la piazza, provenivi dal Perugia, il calcio di allora imponeva che il numero 5 marcasse il numero 9 della squadra avversaria. Insieme all'amico Renzo Contratto avevate delle gatte da pelare che si chiamavano Altobelli, Pruzzo, Rossi, Rummenigge, Maradona, Zico, Bruno Conti... Tutti fenomeni che marcarli voleva dire enorme concentrazione e preparazione.

L'arrivo di Italo Allodi, insieme a mister Picchio De Sisti, plasmò il primo 3-5-2 del campionato italiano. La formazione viola del 1983-84 ci deliziò con un calcio sontuoso, forse il più bello degli ultimi 50 anni della storia viola. Galli, Pin, Contratto e Passarella, coprivano una squadra che guidata dal CAPITANO, faceva brillare gli occhi. E poi, carissimo Celestone, tu hai avuto la fortuna di giocare con tutti e due i grandi numeri 10: ANTOGNONI E BAGGIO.

Mentre scrivo mi vengono in mente tutti i tuoi interventi alle radio locali. Mai una critica cattiva per un tesserato viola, un senso di grande rispetto, dopo che tu ci eri passato da quelle forche caudine. Porto dentro di me quella partita di beneficenza che giocammo insieme a Montecatini per raccogliere fondi per lo Tsunami. Giocavo dietro insieme a te e al mitico Mario Faccenda. Ricordo di quanto mi aiutasti in campo per fare una dignitosa figura, sempre con i tuoi modi gentili. Il dolore che proviamo tutti dopo la triste notizia mi ricorda altri due momenti tragici, le vicende di Pier Cesare Baretti e Davide Astori. Vi immagino in Paradiso a parlare di Fiorentina, tre Uomini di categoria che prima di essere stati dei professionisti esemplari hanno lasciato su questa terra delle scie di Umanità e signorilità.

Carissimo Celestone, ci mancherai tanto, faccio le mie piu' sincere condoglianze alla tua Famiglia e sono sicuro che tutti i fiorentini che ti hanno amato, ti porteranno nei loro cuori e nei propri piacevoli ricordi, colorati di Celeste e Viola...CIAO FRATELLO DI FIRENZE.