Vincenzo Italiano, nella passata stagione, lo ha utilizzato come ala destra, ala sinistra, trequartista, seconda punta e punta centrale. Nel suo momento migliore, tra dicembre 2023 e febbraio 2024, nella generalizzata sterilità dell’attacco viola, è riuscito a risaltare trovando un minimo di continuità sotto porta, salvo poi perdersi nuovamente nel finale di stagione. Quest’anno, dopo l’avvicendamento sulla panchina viola e l’arrivo di Raffaele Palladino, il neo tecnico si è nuovamente trovato di fronte al dilemma del ruolo in cui schierare l’argentino. Complici gli arrivi in maglia viola di un centravanti come Kean e di un trequartista/seconda punta come Gudmundsson, la concorrenza per Beltran si è fatta ancor più agguerrita. Trovandosi chiuso nei suoi due ruoli "naturali", le apparizioni sul campo si sono drasticamente ridotte, con soli 191 minuti giocati in 5 presenze. Un bottino troppo misero per l’investimento fatto dalla Fiorentina poco più di un anno fa.
Dopo questa sosta per le nazionali si aprirà un periodo decisivo per Beltran, ma anche per molti suoi compagni ad oggi ai margini della rosa di Palladino, nel quale sarà necessario capire cosa ne sarà di lui. Se l’argentino riuscirà a tirare fuori qualcosa in più, almeno nelle partite di basso livello tecnico che aspettano la Fiorentina in Conference League, potrebbe tornare alle spalle di Kean e Gudmundsson come prima scelta del tecnico. Se invece Beltran dovesse inanellare un’altra serie di prestazioni scialbe e fallimentari, a quel punto l’ipotesi di una cessione (anche definitiva) nel mercato di gennaio potrebbe diventare molto plausibile.
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