Andare oltre per rompere ogni barriera
—La domanda adesso è un’altra: come si fa ad andare oltre i pronostici e i parametri? Il calcio è un gioco straordinario proprio perchè può sorprenderti, non ti dico che gli ultimi sanno i primi, ma spesso ci sono situazioni inaspettate, fantastiche, appunto come il Bologna dell’anno scorso. La Fiorentina deve partire con questa ambizione: andare oltre. E’ cambiato l’allenatore, ha sistemi diversi, chiede un calcio nuovo, ma l’aspetto motivazionale non può cambiare. Andare oltre è possibile con una crescita globale di tutti i giocatori e certi obiettivi si possono raggiungere attraverso il gioco, uno spogliatoio coeso, una chimica che spesso diventa benzina nel motore. Negli anni scorsi il percorso è stato questo e la squadra presa da Italiano al quattordicesimo posto ha centrato un settimo e due ottavi posti, è tornata in Europa dopo sei anni, ha giocato sei semifinali e tre finali. Non lo dico per dare i meriti a Italiano, qundo succedono certe cose i meriti sono di tutti, ma vi consiglio di andare a rileggere certe formazioni e sono sicuro che vi chiederete come hanno fatto a giocare tre stagioni a così alto rendimento. Andando oltre.
Aspettiamo la crescita della qualità dell'organico
—Può riuscirci Palladino, può riuscirci questo gruppo? Lasciando perdere quello che si è visto fino ad oggi, sperando ovviamente in una crescita veloce del gioco e dei giocatori, la risposta è: perchè no? Italiano veniva dallo Spezia, s’era salvato. Palladino ha già all’attivo un undicesimo e un dodicesimo posto con una squadra partita per non retrocedere. Con il gruppo che allena oggi sicuramente di qualità superiore, con giocatori che hanno già giocato ad alto livello, anche in Champions, come De Gea, Kean, Adli, e Cataldi, ma anche Dodò e Biraghi, molti nazionali reduci da mondiali o Olimpiadi, può fare bene. Ma anche benissimo. E le coppe, come negli anni scorsi, devono essere la benzina per le ambizioni. Dando per scontato che prima o poi la fase difensiva funzionerà, rispetto agli anni scorsi si dovrà fare meglio soprattutto in zona gol. Per provare a centrare l’Europa League servono una sessantina di gol. Gudmundsson e Colpani ne portano in dote una quindicina, questo Kean potenzialmente potrebbe avvicinarsi ai venti. Gli altri? Attraverso il gioco e i meccanisi, torno lì. Dieci-dodici gol dovrebbero arrivare dai cinque centrocampisti, sei-sette dagli esterni Gosens in testa. Ma uno come Quarta 3-4 gol può farli, anche Ranieri può contribuire, aspettando Pongracic sulle palle inattive. So che descrivo una situazione assolutamente ottimale, per certi versi straordinaria, ma soltanto con la crescita individuale dei giocatori attraverso la bontà del gioco e dell’identità della squadra si può provare a sfondare quel settimo posto che ormai è come la Grande Barriera del Trono di Spade.
Palladino non può deludere
—Palla a Palladino e non è un gioco di parole, la Fiorentina si aspetta tanto da lui, è sicura di non aver sbagliato scelta, ora che ha la squadra la completo ha un mese di tempo per cominciare a decollare. Non può deluderci. E poi può sempre succedere che strada facendo i posti in Europa per l’Italia aumentino o che squadre teoricamente forti scivolino in una stagione sbagliata come il Napoli l’anno scorso. Tutti elementi per crederci, ma cominciamo a giocare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA