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L'opinione

Franchi ristrutturato, a chi giova?

GERMOGLI PH: 3 MARZO 2021

Una riflessione sulla recente decisione di destinare 95 milioni di euro per la ristrutturazione dello stadio Franchi.

Saverio Pestuggia

Gli antichi romani ammonivano spesso dicendo 'cui prodest' ovvero 'a chi giova' e noi oggi lo vogliamo riproporre in funzione della notizia ormai ampiamente risaputa  che tra i fondi destinati dallo Stato al recupero delle opere d'arte ci sono anche 95 milioni di euro per la ristrutturazione del Franchi. Ovviamente a Firenze non potevano mancare le polemiche sull'operazione portata avanti da Dario Nardella con l'aiuto del Governo. Molto hanno pensato che tutti quel soldi sarebbero potuti servire per sistemare altro a Firenze, ma non è proprio così perché il 95 milioni fanno parte di quanto è stato destinato al “Piano strategico grandi attrattori culturali”, che fa capo al Mibac il tutto insieme a grandi opere centrali per il futuro di intere città: si va dal potenziamento della Biennale di Venezia al Parco archeologico sull’Appia antica di Roma, dal porto vecchio di Trieste al Waterfront di Reggio Calabria. Un totale di circa un miliardo e mezzo per 14 progetti. Fra cui appunto il Franchi, unico stadio. Ergo se Franceschini non avesse inserito la ristrutturazione del Franchi in questo 'pacchetto' Firenze non avrebbe avuto altro in cambio.

Il punto però è un altro: una volta che, conoscendo la burocrazia italica notoriamente dal passo lento e cadenzato, il Franchi subirà fra molto anni un deciso miglioramento, questo farà il gioco della Fiorentina e del suo patron Commisso? E qui credo di non sbagliarmi nel rispondere di no. Se Commisso dovesse decidere di restare al Franchi avrebbe sempre uno stadio in concessione per il quale pagare un affitto e non uno stadio di proprietà che il patron avrebbe desiderato per vari motivi. Il primo è quello dei poter inserire nell'asset societario una proprietà immobiliare di un certo valore economico capace di dare più respiro al valore societario. Il secondo motivo è che uno stadio di proprietà genera profitti (magari non da subito) ma non obbliga a pagare un affitto annuale. Il terzo motivo non è economico ma riguarda la comodità dei tifosi che sicuramente potranno trarre giovamento dalle migliorie che verranno fatte sul Franchi che comunque retterà pur sempre uno stadio costruito negli anni 30 del ventesimo secolo, ovvero quasi cento anni fa. Uno stadio costruito ex novo avrebbe sicuramente un criterio completamente diverso di far godere la partita ai tifosi e non solo magari delle curve più vicine e qualche posto coperto in più.

Allora eccoci al titolo: a chi giova avere uno stadio Franchi rimesso a nuovo con i soldi del Mibac? Certamente i tifosi potranno avere maggiori comodità e questo non dovrebbe essere in dubbio, ma la vera vittoria è quella del Sindaco Dario Nardella che si potrà vantare (giustamente) di aver riportato il Franchi a nuovo senza far spendere una lira al Comune e quindi alla cittadinanza. E nell'ipotetico incontro tra lui e Rocco Commisso adesso il cerino è nelle mani del patron italo americano che dovrà decidere se accettare un Franchi tirato a lucido ma non di sua proprietà oppure continuare nella sua ricerca di un terreno per costruire uno stadio tutto suo per la Fiorentina.

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