La notizia della scomparsa di Barone ha sconvolto tutto il mondo del calcio e non solo. Qual è il ricordo che ti lega al compianto direttore generale della Fiorentina?
Qui a Recanati siamo in tre ad essere tesserati con la Fiorentina (gli altri due sono Guidobaldi ed Egharevba, ndr). Quando abbiamo appreso la notizia siamo rimasti scioccati, soprattutto perché sapevamo quanto tenesse alla Fiorentina e ai suoi tifosi. Con lui ho avuto un rapporto diciamo di "amore e odio". Quando giocavo nella Primavera mi fece allenare diverse volte con la prima squadra, ero ben visto e ben voluto, anche se le discussioni su questioni contrattuali non sono mai mancate. È sempre stata una persona leale e schietta.
Nelle scorse ore, come allenatore della Fiorentina per la prossima stagione, è uscito anche il nome di Alberto Aquilani, ex tecnico della Primavera di cui tu eri capitano. Cosa sai dirci su di lui?
Con il mister ho avuto un rapporto splendido fin dall'inizio, mi ha anche consegnato la fascia di capitano nel mio ultimo anno di Primavera. Per il suo modo di vedere il calcio, basato tanto sul possesso palla e sul fraseggio, mi cambiò di posizione facendomi slittare da mediano a centrale di una difesa a 3. Penso che possa essere adatto per allenare la Fiorentina in futuro, in primis perché conosce l'ambiente a meraviglia ed è super rispettato e ben visto dalla società. È un allenatore molto all'avanguardia, simile a De Zerbi e Thiago Motta.
Nel tuo ultimo anno alla Fiorentina hai svolto anche vari allenamenti con la prima squadra allenata da Iachini, cosa sai dirci di quel gruppo?
In quegli anni a Firenze c'erano giocatori di spessore tecnico come Ribery e Boateng. Instaurai un bellissimo rapporto con entrambi, tanto che quando ci allenavamo spesso eravamo in squadra insieme e ci stuzzicavamo. Sono ragazzi che pur avendo giocato in top club come Bayern e Barcellona, hanno una grandissima umiltà e sono persone eccezionali, che cercavano sempre di migliorare loro stessi e il gruppo.
Quest'anno è, per ora, l'ultimo anno che sarai legato contrattualmente alla società viola. Cosa pensi ti possa prospettare il futuro e come vedi la Fiorentina nei prossimi anni?
Per quanto riguarda il futuro della Fiorentina spero che quest'anno sia l'anno buono per vedere finalmente un trofeo a Firenze dopo tanti anni. Lo meritano soprattutto i tifosi e, con la scomparsa di Joe Barone, sarebbe anche un giusto riconoscimento del suo lavoro. Il mio sogno più grande sarebbe quello di vestire la maglia della prima squadra un giorno, anche se essendo realista, so che è molto difficile. In questi anni cercherò di dare il massimo e scalare le categorie, ponendomi obiettivi sul breve termine.
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