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Fiorentina-Parma, le pagelle VN: incubo Malcuit, la difesa segna e salva la faccia

Federico Targetti

DRAGOWSKI 6: Nei primi dieci minuti solo una semplice uscita sulla copertura di Pezzella. Intuisce il rigore di Kucka, troppo angolato anche per lui, poi risponde presente su un diagonale di Gervinho. Blocca con qualche difficoltà un traversone forte di Karamoh dopo 15' nella ripresa. Poco da fare anche sulla deviazione ravvicinata di Kurtic, sebbene non faccia nulla per far sua la palla in uscita. Mihaila, anche lui, è troppo vicino per poter anche solo pensare di farci qualcosa. Tradito dal suo reparto...

PEZZELLA 6: Battaglia spesso sulle palle alte con Kucka, lasciando i veloci attaccanti emiliani ai compagni di reparto. Rischia qualcosa su Karamoh in area al 9'. Si perde Gervinho sull'azione del rigore del Parma, un altro errore nella sua travagliata stagione. E poteva non essere l'unico: lasci scorrere in area un pallone pericolosissimo al 39', se Karamoh non lo avesse controllato Kurtic lo avrebbe messo in rete da pochi passi. Nella ripresa grosso malinteso con Biraghi che stava per costare caro. Molto meglio quando l'area è quella avversaria, con un colpo di testa insidioso e la torre per il gol di Milenkovic nel primo tempo, ma soprattutto il pallone basso che procura alla Fiorentina il pareggio nel recupero.

MARTINEZ QUARTA 6,5: Conferma la sua propensione all'anticipo alto e si fa sentire su Karamoh, avversario molto rapido che a volte gli sfugge. Dopo pali e traverse colti nelle giornate precedenti, arriva finalmente il gol con un colpo di testa splendido su calcio d'angolo. Un suo errore in impostazione mette Gervinho in condizione di battere a rete poco dopo il pareggio del Parma, poi lascia solo Bani che mette a lato su corner. Soffre molto sulle palle inattive, e non è perfetto in marcatura; commette degli errori e su questo è opportuno non sorvolare. E per poco non realizzava la personalissima doppietta su un invito di Eysseric: traversa... Se la Fiorentina esce con un punto, è anche merito suo.

AMRABAT 4,5: La disposizione a due in mezzo aumenta il suo raggio d'azione, lui pressa sulla sinistra a volte in maniera fallosa ma appare poco lucido e perde un pallone sanguinoso dopo 15 minuti: per sua fortuna Milenkovic chiude Gervinho. Il suo dinamismo non giova alla fase di impostazione, anzi va a commettere falli evitabili come quello al 53' che porta a una punizione pericolosa per gli ospiti. Dilapida palloni su palloni, finché non chiede il cambio per problemi fisici. (Dal 70' BONAVENTURA 6,5: Entra e cerca di dare un po' d'ordine nonostante condizioni fisiche non perfette, ma la Fiorentina subisce subito gol. Non ha modo di inserirsi, il Parma chiude all'attacco e deve dare una mano in copertura. Poi, quando tutto sembrava perso, ecco che dà modo a Pezzella di provocare l'autogol del 3-3)

PULGAR 5: La difesa della Fiorentina non barcolla eccessivamente per vie centrali, merito anche del lavoro sporco del cileno in fase di non possesso, eccettuando il fallo di mano sul rigore del pari. Buone chiusure anche con ripiegamenti profondi. Con la palla tra i piedi si fa vedere ben poco e anzi sbaglia delle aperture e dei passaggi elementari, discorso opposto per le palle inattive: suo il corner per il gol di Quarta e sua la punizione da cui nasce il 2-1 di Milenkovic, finalmente dai suoi piedi tornano almeno parabole importanti, come nella scorsa stagione.

BIRAGHI 5: Bloccatissimo in difesa, tanto che su Laurini esce sempre Amrabat; il suo avversario è Hernani e i due si annullano. Perdendo la spinta, perde la sua caratteristica migliore. Tutt'altro che ineccepibile in copertura, il Parma, le poche volte che sfonda, lo fa solo dalla sua parte. Karamoh quasi lo cerca, e lo salta al 60' prima di mettere in mezzo un pallone insidioso. Quando arriva finalmente al cross, la difesa emiliana è ben piazzata. Se si vuol dare all'esterno sinistro un compito prettamente di copertura, lui non è l'uomo giusto. Ciabatta anche un controcross nei minuti finali.

BORJA VALERO 5: Prandelli per cause di forza maggiore ne avanza il raggio d'azione a ridosso di Vlahovic, ma il suo apporto offensivo non è tangibile. Buona la gestione del pallone, che non è una novità e porta alla Fiorentina alcuni falli utili in certi frangenti. Tuttavia, mancano la velocità di esecuzione e il cambio di passo per giocare in quel ruolo, da rifinitore puro. (Dal 77' CALLEJON 5,5: Sconsolato, se questo è il suo atteggiamento anche in allenamento si capisce come mai Prandelli non ricorra mai a lui. Che stagione scellerata...)

EYSSERIC 6: Si fa notare per un bel ripiegamento in tackle su Gervinho dopo dieci minuti e per una chiusura fondamentale, quasi da terzino, sull'inserimento di Kurtic poco dopo. Prova ad attaccare defilandosi sulla fascia destra e crea qualcosa di apprezzabile, rimanendo nella sfera del dignitoso e impreziosendo una gara sufficiente con alcune scelte elementari ma intelligenti. Anche sul gol del 2-3 era in zona difensiva, nonostante sia un trequartista.

VLAHOVIC 6: Caparbio in avvio, guadagna subito una punizione interessante e si ripete al 13' con uno slalom veemente che per poco non lo porta al tiro in mezzo a tre avversari. Poco altro nelle lande desolate dell'attacco viola, ormai rappresentato praticamente solo da lui. Arriva in ritardo su una palla invitante di Malcuit poco dopo l'inizio della ripresa, ma aveva fatto un gran lavoro per proteggerla in precedenza. Va via molte volte con il fisico e la personalità, ma non può fabbricarsi da solo le palle-gol. Bravo e tenace, fa quasi tenerezza per quanto si sbatte.

 

 

 

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