Dove sono nate le difficoltà
—Tornando a noi, probabilmente questa squadra paga un’usura maggiore anche perchè il mercato estivo non è stato “rigenerante”. Sulla carta sembrava giusto, ma NZola non ha partato niente delle sue dodici reti di media. Lo stesso dicasi per Mina e Maxime Lopez. Pochissimo ha dato Parisi, fin quando ha retto l’unico vero è sembrato Arthur. Poco da Faraoni a gennaio, Belotti si sbatte, ma non segna. Beltran sta arrivando solo ora dopo il rodaggio e l’ambientamento. Gli infortuni di Dodò e Nico hanno tolto molto e costretto gli altri a dare di più. Miscelate tutto questo e capirete perchè una squadra che stava andando oltre, pareccho oltre, a un certo piunto è tornata nel suo range. Ma i bilanci li faremo a giugno, ora resta viva la sensazione che quell’energia che resta, quella voglia che resta, il gioco che s’è visto anche con la Juve, la personalità, possano essere il carburante per l’ultimo sprint. Immagino la Fiorentina come un ciclista sotto lo striscione dell’ultimo chilometro o un maratoneta che sta entrando nello stadio atteso dalla gente. Non Dorando Pietri, ovviamente. In quei momenti le energie e l’adrenalina tornano e le aspettiamo già da giovedì in repubblica ceca.
E il futuro?
—Per il futuro c’è tempo. Italiano non ha nessun accordo, il Napoli lo ha contattato, ma non è detto vada lì. Per la Viola leggo e sento ora Palladino in testa, ora Gilardino, ora Aquilani. A seconda del vento. Ovvio che si stiano valutando dei profili e delle situazioni, anche De Rossi e la Fiorentina lo fa da mesi. Tutte le società lo fanno. Vi assicuro che niente è stato deciso e non escludo sorprese. Ripeto solo quello che mi disse Joe Barone poche ore prima del dramma, quel sabato: prenderemo un allenatore per proseguire e migliorare il gran lavoro fatto da Italiano. Per fare ancora quel tipo di calcio. Escludi Sarri. Credo che niente sia cambiato nelle idee di Rocco Commisso, resta solo da fare una scelta che ad oggi non c’è ancora.
Chiudo con un’altra annotazione per i Soliti Noti. Ho sentito dire “tanto puzzo per il Viola Park, ora il centro sportivo ce l’ha anche il Palermo”. Sono contento per il Palermo che vuol tornare in serie A, ma gli arabi del City proprietari della società siciliana, hanno speso meno di dieci milioni. Rocco centoventi. C’è un po’ di differenza, è un’altra storia, è un altro impianto, ma la malafede non ha confini. Neppure il ritegno.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Fiorentina senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Violanews per scoprire tutte le news di giornata sui viola in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA