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La Fiorentina non molla Gudmundsson e Colpani. Stadio, dal Comune tutto tace

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Il mercato è complicato, ma la Fiorentina vuole davvero portare a casa giocatori di qualità superiore per andare dietro all’ambizione dichiarata meno di un mese fa e alla voglia di crescere sbandierata
Enzo Bucchioni Editorialista 

La stagione della Fiorentina è ufficialmente cominciata, alcuni giocatori sono arrivati al Viola Park con in testa Moise Kean per ora l’unico acquisto, gli allenamenti cominceranno da oggi, ma la squadra è ancora tutta da costruire. È straevidente.

Chi vuole il male, naturalmente, ha cominciato da qui la narrazione, raccontando che i dirigenti non hanno idee, che Rocco non vuole spendere, come se non fosse il nove di luglio, ma il trenta di agosto. È ovvio e banale dire che in un mondo ideale sarebbe stato meglio avere già oggi un’ossatura definita, ma se trovate squadre pronte (a parte quelle che devono fare poco come l’Inter e altre) meritate un premio. Il periodo è questo, complicato per tutti dagli Europei e dalla coppa America.


La Fiorentina sta lavorando su obiettivi precisi, è una società che non vuole buttare soldi, aspetta le situazioni giuste e certe trattative al punto di maturazione e questo lo sappiamo da sempre. Potrei dirvi anche oggi che piace Vranckx, che Lucca è un obiettivo, che Theate ha rotto con gli arabi e può tornare in ballo. Cosa risapute, più o meno verosimili. Notizie zero.

È una fase di stallo, è chiaro, ma non penso negativo, non arrivo a credere come fa qualcuno, che Commisso non abbia intenzione di potenziare la squadra, che stiano aspettando soltanto gli scarti degli altri, che si fanno sempre anticipare. Non credo sia così. Zaniolo era vicino, lo hanno puntato, è vero. Lui alla fine ha scelto l’Atalanta, amen. Mi viene da pensare che se ne cercavano uno così forte e costoso, sono pronti a far arrivare un altro giocatore di quel livello.

Il mercato è complicato, ma la Fiorentina vuole davvero portare a casa giocatori di qualità superiore per andare dietro all’ambizione dichiarata meno di un mese fa e alla voglia di crescere sbandierata, magari comprando anche un “grande centroavanti”, come ha detto Pradè. Lo so che predicare pazienza è impopolare, lo so che dire seccato “ma chi si compra?” cavalcherebbe l’onda del populismo, ma non faccio processi alle intenzione. E i tempi per giudicare e criticare non mancheranno.

La mia personale convinzione è che si stiano preparando colpi di un certo livello, che si chiamino Gudmundsson o Colpani poco importa. Pradè sta tessendo la tela, non mi meraviglierei se nel giro dovesse finire anche Nico Gonzalez dopo la Coppa America. Non resta che aspettare le risposte su alcune offerte fatte, l’avanzare della trattative in atto e i tempi giusti.

Su Gudmundsson la Fiorentina c’è da gennaio. E c’è pure il via libera del giocatore che sarebbe venuto già qualche mese fa. Il tentativo dell’Inter si è chiuso, altre squadre più blasonate non hanno affondato il colpo. Il Genoa vuole 35 milioni, la Fiorentina aspetta il momento giusto tenendo viva la trattativa. Lo stesso vale per Colpani. Non è facile trattare con Galliani, ma il dirigente del Monza sa che non può trattenere un giocatore controvoglia. Pensare Gudmundsson e Colpani dietro a Kean nel 3-4-2-1 di Palladino forse è un po’ sognare, ma forse anche no.

E poi, non dimentichiamolo, la Fiorentina deve anche fare mercato in uscita e tirare fuori un bel tesoretto dai vari Amrabat, Nzola, Ikonè, Kouamè, ma qualcosina anche dai Brekalo e Sabiri. Dalla cessione di Niccolò Pierozzi al Palermo sono già arrivati un paio di milioni. I tavoli aperti sono molti, vediamo che succede.

Intanto oggi la Fiorentina sarebbe questa nel 3-4-2-1: Terracciano; Milenkovic, Quarta, Ranieri; Dodò, Barak, Mandragora, Biraghi (Parisi); Nico, Beltran; Kean. Con la variante Nico-Kean-Sottil nel 3-4-3. Su questa base si riparte per potenziare e completare. Servono 2-3 centrocampisti di livello, un difensore per guidare la difesa a tre, i colpi in attacco e forse anche un portiere se Terracciano trova squadra. Come si vede il lavoro non manca, a maggior ragione serve tempo per portare giocatori graditi da Palladino, capaci di interpretare il calcio che l’allenatore ha in testa.

Nel frattempo, in questi primi giorni di ritiro poco affollato, Palladino avrà modo di valutare meglio vedendoli all’opera tutti i giovani convocati, da Bianco a Amatucci, da Comuzzo a Lucchesi, ma anche lo stesso Infantino che tutti gli addetti ai lavori descrivono come dotato di un ottimo potenziale. Anche lui è un 2003. Fari puntati però, ovviamente, su Kean che s’è presentato già avanti di condizione e motivatissimo. E’ la stagione del suo definitivo rilancio? La speranza è ovvia, inutile ripetere i soliti concetti, parlerà il campo.

Tace invece il centralino del comune. Non c’è stato alcun contatto tra la nuova amministrazione e la Fiorentina, ora si parla di giovedì undici. Le ruspe continuano a demolire, in attesa del pronunciamento del giudice sulla richiesta viola di blocco dei lavori, la campagna abbonamenti è ancora ferma, la Fiorentina non sa quanti e quali posti potrà vendere e il danno sembra evidente anche per chi non sa niente di calcio.

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