Fiorentina, l’affare è dietro l’angolo: tre motivi per dire sì a Bajrami

Il colpo mezzala targato Fiorentina continua a prendere forma e uno dei nomi più gettonati è quello di Nedim Bajrami. Il classe 99' è un nome che la società viola segue da molto tempo e i buoni rapporti con l'Empoli avvicinano il giocatore a Firenze. Vediamo tre motivi per cui, l'acquisto del centrocampista albanese, potrebbe davvero essere la "ciliegina sulla torta" chiesta dai tifosi.

Quant'è bella giovinezza...

Bajrami è nato il 28 Febbraio del 1999. Alla sua prima stagione in Serie A ha messo a segno, con la maglia dell'Empoli, 6 gol e 7 assist in 35 presenze, molte da subentrato. Insomma, il potenziale è enorme, soprattutto nell'ottica futura. Un giocatore di 23 ha grandi margini di miglioramento. Acquistarlo adesso, garantirebbe alla Fiorentina la possibilità di vedere all'opera un talento per molti anni. L'età è solo un numero, ma in questo caso, vale molto di più.

Un giocatore, tre ruoli

Ormai Italiano lo conosciamo bene. L'ex Spezia non segue gli schemi, anzi. Opta spesso per scelte alternative e fuori dal comune. Ecco perché Bajrami potrebbe essere il mix ideale per l'idea di calcio dell'allenatore viola. Infatti, il centrocampista dell'Empoli nasce mezzala ma può essere schierato come esterno d'attacco e perché no, anche come trequartista in un possibile 4-2-3-1. Insomma, un Saponara 2.0. Se questo non è un buon motivo per tentare l'acquisto, allora cosa lo è?

Un sacrificio doloroso, ma necessario

Infine, la trattiva con l'Empoli potrebbe essere davvero qualcosa di poco complicato. Infatti, i rapporti con le società sono ottimi e il desiderio di Zanetti di tenere il giocatore, sarà effimero davanti ad una buona offerta viola. Ed qui che entra in gioco Zurkowski. Il polacco potrebbe essere il sacrificato dell'operazione per portare l'albanese a Firenze. Salvo soprese, sarà dura che Italiano consideri il giovane centrocampista viola fondamentale e quindi perché non inserirlo nella trattiva per acquistare un giocatore come Bajrami? Insomma, un sacrificio doloroso, ma necessario.