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Fiorentina: la strategia di un mercato per rinforzarsi

GERMOGLI PH

La stagione è finita e la Fiorentina deve pensare a rinforzarsi con un mercato mirato. Ecco la nostra proposta di strategia

Saverio Pestuggia

La stagione è faticosamente finita con la Fiorentina che ha mostrato dei chiari segnali di miglioramento proprio nelle ultimissime battute. Segnali che non devono però illudere tecnici dirigenti e tifosi sulla qualità di una rosa che ha mostrato delle evidenti lacune e che ha chiuso il campionato nella posizione che a mio giudizio merita, ma che non è consona alla storia della Fiorentina. Un vecchio detto recita che 'Roma non è stata fatta in un giorno' e così pure una squadra competitiva, ma è doveroso intervenire in maniera mirata laddove di individuino lacune.

Intanto sappiamo che Iachini sarà sempre in panchina e che difficilmente farà a meno del suo collaudato 3-5-2 e da questo presupposto partiamo per cercare di fare chiarezza su quale tipo di giocatore serve per migliorare la squadra e lo facciamo reparto per reparto analizzando quali scelte di mercato dovrebbero servire alla Fiorentina.

Portieri

Nelle ultimi giorni si è affacciata l'ipotesi di cedere Dragowski che ha richieste all'estero per confermare Terracciano che ha mostrato di essere più che affidabile. Se ciò avvenisse servirebbe un secondo esperto dal basso costo di cartellino e ingaggio e da questo reparto potrebbe arrivare una discreta liquidità.

Difesa

Il terzetto considerato titolare da Iachini è formato al momento da Pezzella, Milenkovic e Caceres con Igor e Ceccherini come alternative. Tutto il mercato parte dal rinnovo o meno di Milenkovic che se non dovesse arrivare costringerebbe la Fiorentina a cederlo per non perderlo a giugno 2022 a costo zero. È vero che la scadenza non è immediata ma con un procuratore pronto a portarlo via da Firenze Pradè avrebbe poco spazio di manovra in tal senso. Bloccato Caceres come pure Igor, Pezzella potrebbe essere ceduto per fare cassa ma solo se dovesse restare Milenkovic. Impensabile disfare una difesa che, tutto sommato, ha dimostrato di tenere botta. Quindi è probabile che uno fra Milenkovic e Pezzella possa partire portando tanti o discreti soldi alle casse viola. Quanto a Ceccherini dobbiamo capire quanto sia riuscito a convincere Iachini quando è stato impiegato come vice Pezzella. Ricapitolando serve un difensore forte, sicuramente titolare, e un'alternativa a Ceccherini se dovesse essere ceduto. Anche in questo caso Pradè potrebbe realizzare un attivo sostanzioso se a partire dovesse essere Milenkovic, almeno un pareggio se partisse invece Pezzella.

Esterni difensivi

Ne servono quattro magari atterrando sia a destra che a sinistra un elemento più bravo in fase offensiva e uno più propenso alla fase difensiva. A destra potrebbe bastare la coppia Lirola-Venuti con il primo più bravo nella corsa e il toscano con qualche caratteristica miglior in difesa. Diciamo che si potrebbe lavorare per migliorare la coppia ma le priorità sono altre come quella sulla fascia opposta. Se è vero che Pradè sta lavorando per la conferma del prestito di Dalbert allora serve un giocatore veramente forte che possa fare il titolare lasciando al brasiliano il ruolo di rincalzo. Questo è un ruolo che va sicuramente migliorato adesso.

Centrocampo

Reparto da riconsiderare in pieno. I pilastri da cui ripartire sono Castrovilli e Amrabat come mezzali con il marocchino che può svolgere egregiamente anche il ruolo di mediano nel 4-2-3-1. In cabina di regia addio sicuro per Badelj che tornerà alla Lazio, mentre Pulgar che non ha convinto nel ruolo è destinato a far cassa o a fare la riserva di un regista nuovo e forte (Torreira sarebbe perfetto come caratteristiche tecnico-tattiche). Nella rosa attuale troviamo anche Duncan che potrebbe benissimo essere la prima alternativa alle mezzali, Benassi che in una squadra muscolare come quella che vuole Iachini avrebbe poco spazio (e senso) e Ghezzal in cui riscatto verrebbe a costare circa 10 milioni: decisamente troppo per l'utilità del giocatore che al massimo potrebbe essere considerato una terza scelta. Di Agudelo invece si narra di un tentativo di proporlo come regista, ma a momento può essere considerato solo un trequartista, ruolo che non torva spazio nella Fiorentina di Iachini.

Riassumendo serve un forte regista e un'alternativa valida se Pulgar dovesse essere ceduto, serve un'altra mezzala forte fisicamente che sappia anche inserirsi in attacco lasciando partire sia Benassi che Ghezzal. Il primo potrebbe restare come vice Castrovilli formando insieme a Duncan un'alternativa assortita come mezzali.

Attacco

Altro reparto da rivedere visto che la rosa è piena di esterni che nel 3-5-2 non hanno spazio. Punto fermo Ribery come spalla della prima punta, tutto dipende dal futuro di Federico Chiesa la cui conferma potrebbe anche far cambiare i piani tattici a Iachini spostando l'asse verso un 4-2-3-1 con lo stesso Chiesa e Ribery esterni e magari Kouamé dietro la punta. Ma restiamo ancorati ad una possibile Fiorentina senza Chiesa (e tanti milioni in saccoccia) che scende in campo con il 3-5-2. In quest'ottica anche Sottil potrebbe andare a fare esperienza altrove mentre la coppia Cutrone-Vlahovic necessita di essere riveduta e corretta con un attaccante dal piede caldo (almeno 15 gol di media in carriera) che vada a ricoprire il ruolo di centravanti. I nomi degli ultimi giorni sono quelli di Belotti (il favorito dei nostri lettori), Piatek (più abbordabile come prezzo) che è reduce da qualche stagione più in scuro che in chiaro e infine Mandzukic, sponsorizzato da Ribery, che ha 34 anni e nelle ultime stagioni ha sempre giocato come attaccante esterno. Per Vlahovic la soluzione ottimale è rappresentata da una buona squadra di Serie A dove possa giocare spesso e acquisire esperienza e mentalità giusta. Cutrone, il cui riscatto non costa poco, ha convinto a metà e resta da vedere se sarà convinto di restare partendo come seconda scelta.

Conclusione

Dando per probabile la partenza di Chiesa e possibile quella di Milenkovic, la Fiorentina avrebbe almeno 80 milioni da investire per un sostituto di Milenkovic, un regista, un esterno sinistro e un centravanti. Potrebbero non bastare, ma se Rocco vuole fare un salto di qualità qualche investimento lo deve pur fare (e non ha mai detto di non volerlo fare). E questo sarebbe un primo passo per rinforzare la squadra che con questa ipotesi perderebbe due big, ma ne dovrebbe acquistare quattro di ottima levatura.

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