Alzi la mano chi in estate non avrebbe firmato per una Fiorentina a 4 punti dalla zona Champions dopo 13 giornate. Dopo la straordinaria vittoria di sabato, possiamo dirlo, i Viola sono definitivamente usciti allo scoperto e si candidano per la corsa all'Europa. Lo fanno rialzandosi dalle ceneri di tante stagioni difficili inaugurando un nuovo corso con a capo il demiurgo Italiano. Rispetto alle rivali in classifica i gigliati hanno un vantaggio non di poco conto: hanno affrontato tutte le squadre che li precedono in graduatoria. Non sempre convincendo, ma mettendo in campo un'identità molto chiara contro tutte le big.
Colpo grosso?
Il peggio è passato, vietato inciampare. E a gennaio serve un all-in sul mercato
La Fiorentina è attesa da una serie di gare abbordabili prima di gennaio. Poi, la società dovrà intervenire per provare il colpo grosso
Dopo il trionfo contro il Diavolo, il peggio è definitivamente passato in casa Viola per quel che riguarda il girone d'andata. I ragazzi di Italiano sono infatti attesi da un filotto di gare che, sulla carta, sono tutte alla portata. Empoli, Samp, Bologna, Salernitana, Sassuolo ed Hellas prima della sosta di Natale. Mantenendo altissima la soglia della concentrazione, la Fiorentina potrebbe ritrovarsi con una classifica ben più che interessante al giro di boa. Già, perché i trabocchetti potrebbero essere nascosti ovunque: la partita del Penzo poco più di un mese fa deve in questo senso esserne un monito. La prima insidia è rappresentata dal derby con l'Empoli questo fine settimana.
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Fatte queste doverose premesse, se Vlahovic e soci faranno il loro dovere secondo arte, la palla passerà alla società. La coperta, come si dice, è ancora piuttosto corta, specie nel reparto avanzato. Manca, di fatto, un esterno d'attacco di valore oltre a Nico Gonzalez, con tutto il rispetto per Sottil, un diamantino ancora grezzo. Non sarebbe male, inoltre, dotarsi di un vice-Vlahovic di sicuro affidamento: un'influenza presa dal serbo potrebbe infatti essere fatale per i risultati di tutta la squadra. Serve, insomma, che la società faccia all-in e punti tutto sull'obiettivo continentale per questa squadra che ha dimostrato, sabato in maniera netta, di poter dire la sua contro tutti. Vlahovic andrà via, ma presentarsi sul mercato a giugno con una qualificazione europea in tasca potrebbe fare la differenza fra sostituirlo degnamente e sostituirlo alla grande.
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