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Fiorentina da “one shot”, ma così si rischia: le partite da non sbagliare sono 3

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Un po' di calcoli in vista dei prossimi mesi, anche se prima ci si leva il dente, meglio è...

Federico Targetti

Guarda / Se tu avessi / Un colpo / O un'occasione / Per prenderti tutto ciò che hai sempre voluto / In un attimo / La coglieresti? / O te la faresti semplicemente scivolare via?

I più familiari avranno riconosciuto la traduzione di Lose Yourself di Eminem, un pezzo che suona bene con il momento della Fiorentina nelle coppe, qualcosa che non capita certo spesso e che richiede di preparare la semifinale contro la Cremonese e il probabilissimo ottavo di finale in Conference League con il massimo dell'attenzione. A partire dal primo playoff di agosto, i viola hanno dimostrato di essere in grado di rispondere al meglio nelle notti da dentro o fuori, anche nel girone, con quattro vittorie ottenute quando non si potevano più commettere gli errori commessi nelle prime due uscite. Ora, nell'arco di 180 minuti, ogni passo falso può essere fatale. La preparazione di confronti del genere, è evidente, compromette la tenuta nei successivi impegni, costringe alla rotazione degli uomini, porta a perdere smalto e punti. Ragion per cui la Fiorentina, graduatoria alla mano, si può considerare a moderato rischio, più che altro per via del risveglio del Verona nel 2023. Fermarsi del tutto o quasi in Serie A per dare tutto nelle coppe e cogliere questa grande occasione non è possibile, non ancora.

Concentrare lo sforzo

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Mancano una decina di punti per arrivare a 35, la media delle quote salvezza degli ultimi 5 campionati (35,2). Tradotto, tre vittorie e un pareggio da ottenere in 15 partite. Di queste quindici, sei sono contro le squadre già battute fino ad ora, cioè le ultime sei: Sassuolo, Salernitana, Spezia, Verona, Sampdoria e Cremonese. Escludiamo i neroverdi, che hanno trovato brillantezza nelle ultime settimane e che verranno affrontati all'ultima di campionato, quando ci auguriamo di poter festeggiare non solo la salvezza, ma anche il primo trofeo dopo 22 anni. La prima partita da vincere potrebbe essere quella col Verona tra una settimana: il 4-0 di Braga permette di gestire risultato ed energie per cercare di mortificare le speranze di rimonta degli scaligeri. A marzo, poi, ci saranno a meno di catastrofi gli ottavi di finale di Conference League (9 e 16), e in mezzo la Cremonese; volendo dare priorità alle coppe, escludiamo anche i lombardi, da battere assolutamente invece il 5 e il 25 aprile in semifinale di Coppa Italia. Dopo questi due incontri coi grigiorossi, la Fiorentina affronterà Spezia e Sampdoria, e a nostro avviso i secondi sono gli avversari più abbordabili, oltre a non capitare prima dei quarti di finale in Europa (13 e 20 aprile). Rimane la Salernitana, da affrontare il 3 maggio in una situazione di calendario tranquilla, con eventuali semifinali l'11 e il 18 maggio. Un'altra occasione, semmai, può essere l'Udinese, che sarà già salva a metà maggio ma che capiterebbe in mezzo alle semifinali europee. In definitiva, Verona, Sampdoria e Salernitana. 9 punti, più uno da racimolare negli altri 12 incontri. Questo, si badi bene, è il minimo sindacale; è lecito aspettarsi molto di più da qui a giugno. A cominciare dal Verona. Prima si fanno quei 10 punti, meglio è...

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