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Fascetti a VN: “Kalinic? Veniva da una doppietta, doveva giocare. Non capisco il turnover”

"Bisogna dare ai giocatori una bella strizzata perché arrivare così alla fine del campionato è lunga. Ci vuole un giro di vite. Stare nel limbo è la scenario peggiore che ci sia"

Stefano Niccoli

Hanno fatto discutere e non poco le scelte di Paulo Sousa per la partita contro il Genoa. In particolare quella di lasciare in panchina Nikola Kalinic, autore di una doppietta col Sassuolo. Violanews.com ha intervistato l'ex tecnico Eugenio Fascetti:

"La riprova non c'è mai, ma un giocatore che pochi giorni prima ha segnato due gol è su di giri moralmente, gli riesce tutto. Questo turnover lo capisco fino ad un certo punto. Questi giocatori non possono non giocare. Mi chiedo: preservare Kalinic da cosa? Non ho capito la decisione di Sousa di non farlo giocare, ma l'allenatore è lui e in quanto tale deve seguire anche le critiche. Quando un attaccante segna, si carica. Non penso che non sia stato nelle condizioni di giocare tante partite in pochi giorni, anche perché tra una settimana i giocatori vanno in letargo. A meno che non ci sia stato qualcosa sotto, la scelta è stata incomprensibile. Non credo che Kalinic sia stato contento di partire dopo".

Sousa potrebbe aver dato una maggiore importanza alla partita con la Lazio?

"Le partite sono tutte uguali. Quando certi giocatori stanno bene, devono giocare. Io da allenatore non vedo tutti questi problemi nel giocare ogni tre-quattro giorni. Ma l'allenatore è Sousa, meriti e demeriti li prende lui".

Ha sorpreso anche la scelta di far giocare Zarate come prima punta. L'argentino ha poi fatto meglio quando è stato spostato sull'esterno.

"Ripeto: bisogna chiedere a Sousa il perché di queste scelte. Zarate prima punta? Non lo so, Sousa lo vede ogni giorno. Se ha scelto così è perché ci credeva. Oltretutto la Fiorentina ha trovato un Genoa arrabbiato, ha corso in maniera incredibile. In casa il Genoa è un'altra squadra rispetto a quando gioca in trasferta. Sousa lo sapeva. Penso che il Genoa abbia tirato un sospiro di sollievo quando ha letto la formazione della Fiorentina. E poi anche Ilicic è entrato dopo. Un allenatore diventa uno scienziato, se le decisioni che prende vanno bene, altrimenti viene ammazzato dalla critica. Bisogna abituarsi".

Molti tifosi hanno commentato: 'Sousa ha preso queste scelte a posta per farci cacciare'. Cosa ne pensi?

"Questa mi sembra fantascienza. Se davvero agisse in questo modo, chi lo prenderebbe il prossimo anno?".

Panchina anche per Chiesa che viene da un momento positivo.

"Magari è giusto non caricarlo di troppe pressioni, la scelta di Sousa di non farlo giocare potrebbe esser stata dettata da questa motivazione. E' un ragazzo interessante, facciamolo crescere con calma. Ha le caratteristiche per diventare un buon giocatore. Se mi ricorda il padre? Enrico aveva un grande tiro e una grande velocità, ma lasciamolo stare il babbo".

Parlando di ambizioni: il rischio della Fiorentina è quello di galleggiare sino a fine stagione?

"Sì, la squadra potrebbe giocare per non si sa quali obiettivi, quasi per niente. Bisogna dare ai giocatori una bella strizzata perché arrivare così alla fine del campionato è lunga. Ci vuole un giro di vite. Stare nel limbo è la scenario peggiore che ci sia. Fare un girone di ritorno come quello dell'anno scorso sarebbe brutto".