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Eysseric, da “nessuno si fidava di me” all’arrivo di Prandelli: sliding doors di una storia tutta da scrivere

Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images

Presente e futuro di Eysseric, partendo da un'intervista esclusiva realizzata da Violanews

Iacopo Nathan

La storia tra Valentin Eysseric e la Fiorentina, molto travagliata a dir la verità, potrebbe essere arrivata ad un punto di svolta. Il francese ex Nizza, nella partita di venerdì contro lo Spezia potrebbe aver voltato pagina, iniziando a scrivere una storia diametralmente diversa con la maglia viola, grazie al gol e all’ottima prestazione. Eysseric è entrato sicuramente nelle grazie di Prandelli grazie al duro lavoro in allenamento, visto che durante la settimana il francese risulta quasi sempre il migliore in campo, facendo intravedere delle qualità che fin qui non aveva mai espresso in campo. Mai una parola fuori posto, mai una lamentela anche dopo essere stato messo fuori rosa, ha risalito la china con la forza di volontà e il duro lavoro, arrivando a diventare un utile jolly nel mazzo di Prandelli. Ritornando poco indietro nel tempo, però, vogliamo riproporvi alcuni passaggi dell’intervista esclusiva che abbiamo realizzato con Eysseric durante il suo prestito al Verona, datata 29 aprile 2020.

 Non ho trovato però nessuno che mi ha lasciato giocare tre partite di fila, ho sempre fatto solo 15 o 20 minuti delle partite. Non potevo dimostrare il mio valore in quel modo, non c’era nessuno che si fidava di me e ho giocato poco il primo anno. […] L’unico problema è fare una partita 20 minuti, poi solo 5 in quella successiva, poi magari fare una gara di titolare, per poi non giocare più nelle successive 5. Per me è stato impossibile, ho bisogno di molta più fiducia intorno a me, e non ne ho mai avuta.

Con Prandelli la fiducia è arrivata, adesso è il numero 92 viola che deve far ricredere tutti, e dimostrare tutto il suo valore. Nel gergo americano, un'occasione che può cambiarti la vita, o la carriera in questo caso, viene chiamata "sliding doors", ovvero porte girevoli, a testimonianza di quanto certe cose succedano in tempi rapidi e quasi casualmente. A Eysseric non resta che provare ad entrare nel momento giusto dalla porta che è riuscito ad aprire.

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