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Eysseric a VN: “Firenze incredibile, vi dico i miei ricordi più belli. Amrabat? Farà le fortune viola”

Valentin Eysseric si è raccontato a Violanews, parlando della sua esperienza in viola e del suo presente

Iacopo Nathan

In questo momento in cui il campionato è fermo, Violanews.com ha parlato in esclusiva con Valentin Eysseric, centrocampista di proprietà della Fiorentina, attualmente in prestito all’Hellas Verona. Il centrocampista francese si è raccontato a Violanews, dal suo rapporto con Firenze al futuro viola Amrabat:

Valentin, partiamo dal presente, come stai? Come stai passando questo periodo difficile?

Bene, grazie. Sono con la mia famiglia, mia moglie ed i bambini, a Verona. La quarantena sta andando, bene facciamo tante cose con i bambini, cerco di passare un po’ di tempo con loro e continuo tutti giorni a fare il lavoro fisico per essere pronto per la ripresa del campionato.

Anche se hai avuto poco tempo per essere protagonista a Verona, come va la tua esperienza in gialloblu?

A Verona mi sono trovato subito bene, sono arrivato in una squadra con uno spogliatoio simile a quello della Fiorentina di quando arrivai, una squadra di fratelli che lavorano per gli altri, con un allenatore che tiene in considerazione tutti. Personalmente mi sento bene, non ho giocato tanto e ho avuto poche partite a disposizione, però speriamo di finire questa stagione e di ripartire più forti per l’anno prossimo.

Parliamo un po’ di Firenze, qual è il tuo rapporto con la città?

Firenze è una città incredibile, con mia moglie e i miei bambini ci siamo sentiti subito a casa. La gente è sempre molto gentile, ti aiuta sempre, e la cosa che mi piace tantissimo è che questa città vive per il calcio. Ogni persona che incontri di mette un po’ di pressione per le partite successive.

Alla Fiorentina hai avuto un ampio numero di compagni francesi come te, era un gruppo affiatato il vostro?

Certo, avevamo un bel gruppo di francesi ed eravamo molto amici ed affiatati.  Naturalmente eravamo attenti a non stare sempre tra di noi e parlare solo in francese, perché non è un bene per la squadra, ma quante risate ci siamo fatti.

Durante la cavalcata del girone di ritorno del 2018 hai segnato un gol molto importante contro il Genoa, che ricordi hai di quella partita?

Quella partita contro il Genoa sono entrato nel secondo tempo e stavamo perdendo 2 a 1. Dovevo fare qualcosa e mi sono detto “Vale, attacco attacco attacco”.  Fortunatamente è andata bene, abbiamo vinto e abbiamo fatto gol io e Dabo, rimontando allo scadere. Sicuramente è stato un momento incredibile per tutti noi.

Forse a Firenze non è andata come speravi, può essere stato per una questione tattica? Credi che cambiare diversi ruoli ti abbia penalizzato?

Personalmente avrei potuto fare tutta la mia carriera alla Fiorentina, ho lasciato il Nizza dove avevamo finito terzi nel campionato e dove avrei potuto giocare la Champions League, però Firenze era un nuovo progetto, e non si rifiuta mai. Non ho trovato però nessuno che mi ha lasciato giocare tre partite di fila, ho sempre fatto solo 15 o 20 minuti delle partite. Non potevo dimostrare il mio valore in quel modo, non c’era nessuno che si fidava di me e ho giocato poco il primo anno (20 partite). Nella stagione successiva, poi, ho giocato le prime 3 partite, ho giocato molto molto bene, e per me sono stato il migliore in campo. Vi invito a guardare le prime tre partite, Napoli, Udinese e quella successiva, poi mi direte chi è stato il migliore. Da quel momento non ho più giocato, non lo so perché, e non è stato un problema di tattica perché per me l’importante è giocare, non importa la posizione. L’unico problema è fare una partita 20 minuti, poi solo 5 in quella successiva, poi magari fare una gara di titolare, per poi non giocare più nelle successive 5. Per me è stato impossibile, ho bisogno di molta più fiducia intorno a me, e non ne ho mai avuta.

In questa stagione hai visto crescere i giovani giocatori della Fiorentina come Castrovilli e Vlahovic, che impressione ti hanno fatto?

Questa stagione per la Fiorentina è stata complicata, a seguito dei molti cambiamenti. La squadra però ha giovani fortissimi, come Castro che è incredibile. Da ora in avanti la Fiorentina dovrà lavorare duramente insieme per far si che le cose vadano bene, fidandosi dei giovani talenti, che sono il futuro della viola.

Hai vissuto, seppur per pochi mesi, lo spogliatoio insieme a Davide Astori, che ricordo hai del capitano?

Ho giocato 7 mesi con Davide, una persona esemplare che mi ha accolto quando sono arrivato, che mi ha aiutare parlare in italiano quando ho avuto bisogno. Era un vero capitano, sia in campo che fuori, e non potrò mai dimenticarlo.

Alla fine di questa stagione, insieme a te, a Firenze arriverà da Verona Sofyan Amrabat. Tu che lo stai vivendo tutti i giorni hai imparato a conoscerlo, quanto può aiutare a crescere la Fiorentina?

Sofyan è un giocatore fortissimo, abile con la palla e molto forte fisicamente. Sa sempre essere nel cuore del gioco, e fuori dal campo è una persona gentilissima, un ragazzo per bene. Sono sicuro che farà le fortune del centrocampo della Fiorentina

Ha collaborato: Federico Targetti.

https://www.violanews.com/stampa/pezzella-cuore-doro-dona-alimenti-a-cinquanta-famiglie-in-difficolta/