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Errori arbitrali e sfortuna: tutto vero. Ma questa Fiorentina può fare di più?

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La prima parte della stagione si è conclusa con il 2-1 di San Siro: adesso è tempo di bilanci. In attesa di gennaio

Alessandro Bracali

La tanto chiacchierata interruzione della stagione a causa del Mondiale 2022 è arrivata e così la Fiorentina deve fermare momentaneamente la propria (rin)corsa, forse, sul più bello. Dopo un inizio troppo altalenante, proprio in queste ultime settimane la squadra viola stava dando segnali importanti di ripresa, tra assestamenti tattici di Vincenzo Italiano e giocatori tornati finalmente al top della forma. Il culmine di questo momento positivo è stato proprio la prestazione in casa del Milan, in cui capitan Biraghi e compagni avrebbero meritato al 90' ben altro risultato. Purtroppo fino a qui in questa stagione la Fiorentina non è stata fortunatissima sotto il profilo degli episodi e delle decisioni arbitrali e da qui lo stesso Italiano fa bene a ricordare che il suo gruppo meriterebbe un'altra classifica. Questi primi quattro mesi della stagione, però, hanno detto anche altro: la Fiorentina rispetto allo scorso anno non è cresciuta e non solo dal punto di vista della classifica.

Il nuovo modulo ed il problema-centravanti

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Dopo il 2-1 contro il Milan, ma anche in altre occasioni, Italiano ha detto: "Siamo passati al 4-2-3-1 perché troppo spesso il nostro centravanti, prima, era solo e circondato. In questo modo aiutiamo lui e tutto il reparto avanzato a fare meglio, ed i risultati si stanno vedendo". L'allenatore gigliato era stato accusato di essere troppo legato al 4-3-3 ma in questo modo, oltre che smentire i suoi critici, ha anche evidenziato il punto debole della sua formazione: l'attaccante centrale. Sempre Italiano ha difeso poche ore fa sia Luka Jovic che Arthur Cabral, sia chiaro: "In due fin qui hanno segnato 11 gol, il problema-centravanti non esiste". Il problema è, invece, proprio il rendimento dei due nell'arco di tutta questa fase della stagione. Se a questo aggiungiamo la latitanza di Nico Gonzalez e l'assenza di Riccardo Sottil, ecco che là davanti un problema c'è eccome. Per fortuna Jonathan Ikoné sta crescendo, Christian Kouamé ha dato una grossa mano e Riccardo Saponara si sta confermando sui livelli dello scorso anno, almeno nelle ultime uscite.

Rieccoci al mercato

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Dunque, è facile arrivare ad una conclusione. La doppia competizione campionato-Conference avrà anche tolto energie, ma ha comunque aumentato il tasso di esperienza di alcuni calciatori viola, oltre che dello stesso tecnico, il quale è, ricordiamolo, alla prima esperienza internazionale. Adesso, come accade sempre in queste situazioni, spetta alla società dimostrare cosa la Fiorentina voglia fare davvero quest'anno. Provare a rincorrere la zona Europa in campionato e magari andare il più avanti possibile nelle due coppe (a gennaio parte la Coppa Italia) o accontentarsi di un'insipida metà classifica? Con il mercato invernale la dirigenza ha l'opportunità di dare una rinfrescata alla rosa, sfoltendo il gruppo con diverse uscite ed impreziosendolo con entrate mirate. C'è tutto il tempo per farlo.

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