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L'editoriale del giovedì

Vittoria e gol per guarire. Strumentalizzato anche Bonaventura: è il colmo

Enzo Bucchioni
Enzo Bucchioni scrive per Violanews le sue impressioni prima della partita contro il Basaksehir

Enzo Bucchioni

Continuo a non capire qual è il fine ultimo di chi continua a sparare tonnellate di emme sulla società, sull’allenatore e sui giocatori, così solo per farlo. Quando le cose vanno male (e vanno male, nessuno lo nasconde) in un ambiente sano servirebbero coesione e vicinanza per aiutare un gruppo in difficoltà a ritrovarsi, ma ormai è evidente, c’è qualcosa di tossico attorno alla Fiorentina. Un clima che sicuramente condiziona e toglie serenità, un ambiente creato ad arte da un manipolo di soliti noti che non hanno mai avuto voce in capitolo con questa società e non vedono l’ora che affondi tutto per sperare di tornare a galla. E sapete benissimo cosa resta di solito a galla… (mi scuso per l’espressione oxfordiana, ma quando ci vuole ci vuole). Io però vorrei ripartire dai 36000 tifosi sani che erano sabato sera allo stadio, sicuramente non contenti dell’andamento della Fiorentina, ma sempre presenti e sempre pronti a incitare. Poi si può anche fischiare, si devono pretendere prestazioni migliori, ma senza perdere di vista l’atteggiamento migliore per la Fiorentina. Riparto proprio dalle prestazioni. E’ chiaro che la Fiorentina non stia facendo quello che sarebbe nelle sue possibilità. E’ vero quello che dice Bonaventura, si deve fare meglio, si deve cambiare qualcosa, si deve dimenticare Vlahovic. Ma anche le parole del centrocampista viola sono state strumentalizzate. Chi pensa che sia un attacco all’allenatore e alla società non conosce questo ragazzo, professionista esemplare. Le sue parole vanno in una sola direzione: tutti dobbiamo fare meglio. Compreso lui.

Ancora Vlahovic...

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E nessuno può dimenticare che Vlahovic segnava un gol a partita e adesso non c’è più. Che non vuol dire rimpiangere Vlahovic, ma dire le cose come stanno. Anche qui sono tornate le solite polemiche, come se la Fiorentina avesse voluto vendere Vlahovic e non che lui ha voluto andar via con tutte le sue forze. La cessione è un capolavoro, ditelo ai soliti giornalistelli servi dei padroni di turno. Capisco, c’è da campare… Prendere 75 milioni a gennaio a un anno dalla scadenza del contratto cos’è se non un’operazione incredibile? Poi si può dire che non sono stati azzeccati gli acquisti di Cabral e Ikoné, ma questa è un’altra storia purtroppo vera. Parlando di Vlahovic, Bonaventura vuole dare un’attenuante al rendimento della squadra che non poteva essere il solito in fase realizzativa senza un giocatore della forza del serbo. Ma questo non toglie che quasi un anno dopo si debba pretendere di più e di meglio, Bonaventura è un perfezionista e lo sa. Lo sappiamo tutti. Intanto stasera arrivano al Franchi i turchi del Basaksehir e ancora una volta speriamo che succeda qualcosa di buono, di positivo. Qualcosa che riesca a portare fuori dalle secche una squadra che continua ad avere amnesie e rendimento altalenante, che continua a fare errori incredibili in fase difensiva e non trova continuità di prestazioni. Cosa sta succedendo? Ce lo domandiamo da tanto. Se lo stanno chiedendo anche dentro la squadra. I tre impegni settimanali che stanno condizionando il lavoro di tutti, allenatore compreso, la mancanza di un vero e proprio leader carismatico in campo e fuori, i troppi infortuni, i nuovi che faticano a inserirsi, la scarsa forma di altri, un Mondiale alle porte. Tutte cose che possono incidere, ma che devono essere superate.

L'importanza di stasera

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Il passaggio del turno in Conference è quasi certo, c’è ancora la possibilità di primeggiare nel girone per evitare lo spareggio, ma stasera conta soprattutto vincere. Mi riaggancio alla mezz’ora di fuoco contro l’Inter, a quei tre gol in una partita sola contro una difesa di solito molto solida: ripartite da lì. Ma questa può anche essere un’occasione per una bella vittoria contro una squadra che non è il Riga e neanche l’Hearth, ma sa stare in campo con buona qualità. Una bella serata di Conference è da augurarsi anche per prendere lo slancio per le prossime tre partite di campionato tutte alla portata della Fiorentina. Per quanto riguarda la formazione sono curioso di vedere se dopo l’Inter ci sarà ancora spazio per la coppia Cabral-Jovic. Abbiamo visto che Italiano ci sta lavorando, senza dimenticare l’equilibrio fra fase difensiva e quella offensiva. Kouamé è giustamente intoccabile, si potrebbe ripartire dall’albero di Natale con Cabral centravanti, alle sue spalle Jovic e Kouamé. A centrocampo forse Amrabat e Mandragora con Barak. Ma non mi meraviglierei se Italiano andasse sul sicuro con Cabral centravanti, Kouamé a sinistra e Ikoné a destra, un tridente classico con Jovic pronto all’uso. E all’evenienza. In porta Gollini. Difesa? Confermerei Dodò per fargli recuperare un minimo di condizione. In mezzo c’è spazio per Igor, un altro da recuperare? Vedremo. A sinistra probabile Terzic. Comunque, al di là di chi sarà in campo, mi aspetto la rabbia e la concentrazione visti nella rimonta con l’Inter, fino al 3-3.

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