Ma chi saranno i due nuovi acquisti della Fiorentina? Ovviamente è ancora tutto top secret, difficile per ora oltre a scoprire il ruolo come abbiamo fatto, arrivare anche a individuare l’obiettivo esatto. Al nome. Un identikit però c’è ed è molto preciso: si stanno valutando soltanto giocatori che giocano o abbiano giocato in Italia, che conoscano il nostro campionato. Pronti subito, in sintesi. E c’è già anche l‘ok di Rocco Commisso che quando gli vengono sottoposte soluzioni per potenziare la squadra con giocatori validi e di prospettiva, è sempre pronto ad andare oltre anche alle strette regole di bilancio.
La difesa
—Anche sui nomi però qualche indiscrezione c’è. Cominciamo dal difensore. La Fiorentina è quasi sicuramente ripartita dal belga Arthur Theate, 23 anni, ex Bologna, mancino del Rennes, difensore centrale, ma anche esterno, come ampiamente dimostrato in un grande campionato bolognese. Piace, piace sempre. La trattativa estiva si arenò nelle ultime ore di mercato, c’erano dettagli da analizzare e mancava il tempo. Ora si lavora, c’è chi dice che l’affare potrebbe anche essere vicino alla soluzione, ma la Fiorentina alza il muro del silenzio. In teoria fino alla riapertura di inizio gennaio, per regolamento di mercato non si dovrebbe neppure parlare. In teoria…
Circolava anche il nome del polacco Kiwior, ex Spezia, acquistato dall’Arsenal per 25 milioni nel gennaio scorso, ma la società inglese s’è affrettata a far sapere che è incedibile. Gioca poco, ma l’Arsenal lo ritiene un talento sul quale puntare ancora. Vedremo se sono solo schermaglie. Non date credito invece a nomi che vi stanno propinando, fra argentini e brasiliani, ripeto: si stanno valutando solo elementi o ex elementi del nostro campionato.
Un difensore centrale mancino serve perché in rosa ce n’è soltanto uno, Luca Ranieri, sul quale la società punta molto, è cresciuto e può crescere ancora, ma è solo e adattare un destro a sinistra è sempre un problema, si perde compattezza e sintonia nei movimenti. E’ evidente che non si possa ancora supplire sempre e solo con un altalenante Martinez Quarta o sperare in un Mina che ancora non è completamente affidabile sotto l’aspetto fisico.
L'esterno
—Veniamo all’esterno. Diciamo la verità: funziona soltanto Nico Gonzalez. Ikonè s’è visto poco per un infortunio, Sottil continua a non convincere, Brekalo incide poco. Invece Kouamè anche se non ha fatto sfracelli, è un giocatore utile, può fare anche il centroavanti, nello spogliatoio è un motivatore, in campo dà sempre tutto, lui non è in discussione. L’analisi porta alla ricerca di un esterno che giochi a sinistra perché Nico predilige giocare a destra.
La Fiorentina sta valutando e valuterà tutte le soluzioni, si potrebbe ipotizzare perfino uno scambio di esterni con qualche altra società italiana. E’ evidente, tornando alle idee dell’estate, che dovrebbe essere Sottil il giocatore designato per una trattativa di prestito o di scambio. Non è partito nella precedente sessione di mercato nonostante fosse nella lista dei cedibili, solo perché non s’è trovata una soluzione ottimale, ma anche perché Sottil proviene dal settore giovanile e per la composizione delle liste è prezioso. Gli è stata data un’altra chance, ma non si vedono miglioramenti decisivi. L’infortunio è superato, ma fatica, forse avrebbe bisogno di giocare con continuità e nella Fiorentina non lo può fare. Probabilmente servirebbe anche a lui una nuova esperienza. Si valuta, si cerca una soluzione. Ma anche su Brekalo che fino ad oggi ha faticato a diventare decisivo, non ci sono certezze.
L’esterno sinistro è un problema. Pensate a cosa sarebbe l’attacco di Italiano con un altro Nico a sinistra, ma basterebbe anche qualcosa meno. Da quella parte non si sfonda mai con l’esterno, ci vanno i terzini al cross o si inseriscono i centrocampisti. Serve un giocatore di livello superiore e la Fiorentina lo vuole prendere. Ipotesi Berardi? Il nome non può non girare, ma anche lui gioca a destra e Nico vuole stare in quella zona. Dimenticatelo. Casomai del Sassuolo piace molto Laurientè, ma sappiamo bene come lavora la società emiliana e come sia difficile fare mercato con loro. Attenzione però: Sottil è sempre piaciuto ai dirigenti neroverdi. Anche per l’esterno come per il difensore, fate finta di non sentire tutti i nomi che stanno mettendo in giro se non sono del campionato italiano o ex italiani.
Il centravanti
—Concludendo, è ovvio, evidente, direi lampante, che un difensore e un esterno di livello superiore potrebbero dare moltissimo a questa Fiorentina già competitiva. Lo ripeto: i problemi da risolvere sono lì. E il centroavanti allora? Si domanderà sicuramente qualcuno pensando alla scarsa vena realizzativa di Nzola e di Beltran. Domanda legittima, anche questo è un problema, ma meno problema degli altri due. L’attacco viola con venti gol è comunque fra i primi quattro del campionato per numero di reti con Milan e Atalanta, si pensa che Beltran, appena arrivato, possa soltanto crescere giocando, è comunque un talento che in molti volevano a cominciare dalla Roma. E Nzola prima o poi si spera possa ritrovare, è uno che l’anno scorso ha fatto quindici gol e molti assist fra campionato e coppa. Un altro centroavanti non arriverà.
L’esterno sinistro invece è un problema irrisolto, un ruolo senza padrone, a volte viene voglia di rimpiangere perfino Saponara. Come manca, del resto, un altro forte difensore. Sono tanti i sedici gol incassati a dover preoccupare. La difesa viola è tredicesima, soltanto sette squadre hanno fatto peggio. Dunque, chiudendo con le strategie, questi sono gli obiettivi prioritari, ma i dirigenti sanno comunque che Rocco vuole migliorare e se a mercato in corso dovessero esserci delle occasioni o delle opportunità, saranno sicuramente colte al volo.
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