Nella sua breve esperienza da allenatore, un anno e mezzo a Monza, Palladino ha dimostrato duttilità, ha saputo cambiare quando è stato necessario. Vediamo cosa deciderà, credo che in questa fase sia logico continuare a lavorare su alcuni principi, ma il mercato ha regalato anche soluzioni sulle quali vale la pena riflettere. Siamo certi che sia logico continuare con il 3-4-2-1 con Colpani in condizioni così precarie e un Gudmundsson ancora non pervenuto e ne parlerò dopo. Con gli ottimi centrocampisti che ha portato il mercato e la difesa che ha bisogno di protezione, in questa fase di crescita e costruzione potrebbe essere razionale passare al 3-5-1-1 con un attaccante in meno e un centrocampista in più.
Provo anche a proporre una formazione con De Gea, ovviamente, Quarta, Pongracic e Ranieri in difesa, Dodò, Bove, Cataldi, Adli e Gosens in mezzo con Kean e Gudmundsson davanti. Mi sembra una squadra di grande solidità, ma anche di qualità. Se Gud non dovesse tornare sereno e in forma, ci sono sempre un Beltran o un Kouamè che la seconda punta di raccordo la sanno fare.
In ogni caso è il tempo delle scelte
—A cominciare dal portiere. De Gea deve giocare, abbiamo visto che l’anno di stop ha inciso poco sulle sue qualità fisiche, allora è logico puntare su un campione del ruolo visto che la Fiorentina ce l’ha. Con tutto il rispetto di un Terracciano ottimo professionista e uomo esemplare. Ma non si può più neppure escludere Pongracic per far giovare Biraghi difensore esterno sinistro. Il croato è stato pagato quasi diciassette milioni (con bonus) per me un’enormità e l’ho scritto prima di vederlo giocare in viola, ma è evidente che qualcuno pensa che li valga. E allora deve giocare, bisogna rilanciarlo, escluderlo aumenta i problema. Tanto più che Biraghi non ha la rapidità nel breve e i tempi del difensore. Anche a quattro per me è bravo quando spinge, nel difendere ha sempre mostrato limiti nelle diagonali e in marcatura. E poi l’Atalanta gioca e spinge molto sulle corsie esterne, il rischio di Biraghi preso in mezzo è altissimo. Anche a centrocampo non escluderei uno tra Cataldi, Adli e Bove, forse qualcuno non li conosce, ma avendoli visti giocare spesso, tutti e tre assieme mi sembrano tanta roba. E poi escluderne uno per far giocare questo Colpani minore o il solito etereo Sottil? O l’evanescente Ikonè? Quando la squadra si sarà ritrovata, avrà meccanismi e compattezza sarà normale tornare al 3-4-2-1, adesso fare il 3-5-1-1. Tanto più, ripeto, Palladino a Monza cambiava eccome.
Chiudo con Gud
—Oggi e probabilmente anche domattina, in Islanda c’è il processo-bis per i suoi “discutibili comportamenti sessuali”. Ovviamente lui è lì per difendersi e non sappiamo in che condizioni psicofisiche tornerà a Firenze. Se dovesse essere pronto e in campo a Bergamo sarebbe un debutto fondamentale nella costruzione della nuova Fiorentina. Con giocatori come Gud applicare i moduli è più facile, sarà fondamentale con i suoi assist anche per spingere Kean verso la stagione del rilancio appena cominciato. Kean e Gud, la nuova Fiorentina passa da loro, ma soprattutto dal gioco. Non riparlo di Palladino…voglio fidarmi.
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