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Derby trappola con i parenti (ex) serpenti. Mercato, Lega: con l’Empoli c’è sintonia

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Dai rapporti deteriorati alla piena sintonia: Fiorentina ed Empoli mai state così vicine. Non è più tempo dello "stadio comprato all'Ikea"
Il ViolAutore

"Ma qual derby di regione, per voi nessuna considerazione", recitava uno striscione esposto in curva Fiesole durante un match di qualche anno fa al Franchi. Il campanilismo tra Fiorentina ed Empoli sembrano sentirlo solo dalle parte del Castellani, che dall'estate si chiama Computer Gross Arena. Un nome che non si addice molto allo stadio “comprato all'Ikea”, sempre per dirla con i sostenitori gigliati che storicamente snobbano i cugini.

TRAPPOLA. Ma attenzione perché la sfida di lunedì sera contiene diverse insidie per Italiano che sogna la Champions. Non ingannino i 4 punti in classifica e il solo gol segnato fin qui dagli azzurri in 8 partite. Andreazzoli se la giocherà. Con molta probabilità anche a viso aperto. Lo ha fatto anche con l'Inter sebbene fosse appena arrivato. Il 4-3-1-2 è il suo marchio di fabbrica e lo riproporrà anche al cospetto di quella che fin qui è la sorpresa del campionato. Certo, dal punto di vista tecnico non c'è gara ma chi si aspetta una passeggiata di salute, rischia di rimanere deluso.


PRECEDENTI. Lo dice la storia del derby. Al Castellani i viola hanno sempre sofferto. In casa per la Fiorentina è andata meglio ma non sono mancate le eccezioni. A cominicare da quando Martusciello e Tonetto nel lontano 1997 incisero nella memoria collettiva azzurra il primo successo esterno nella città gigliata. E poi ci fu Ighli Vannucchi che, sotto gli occhi di Luca Toni, beffò Frey e per festeggiare imitò irrisoriamente l’esultanza tipica del bomber viola. Per non parlare dell'ultimo successo dell'Empoli in riva all'Arno, nel 2017 con Manuel Pasqual che, su rigore a tempo scaduto, gelò i suoi ex tifosi.

DA ZURKOWSKI A PARISI A... BALDANZI. Già, i giocatori che hanno giocato in entrambe le squadre. L'ex capitano sia di Fiorentina che di Empoli è forse il più noto, ma la lista è lunghissima. Oggi ci sono Terracciano da una parte e Maleh dall'altra ma sempre per restare in tempi recenti si possono citare Laurini, Benassi o Cutrone, Terzic e Saponara. Andando più indietro nel tempo, in ordine sparso, Ficini, Carmine Esposito o lo stesso Ciccio Baiano.

C'è poi Szymon Zurkowski che rischiò di interrompere questo interscambio. Nell'estate 2022 l'Empoli rivoleva il polacco (oggi in B a La Spezia) a ogni costo, i viola decisero di trattenerlo e saltarono anche altri affari come quello che avrebbe portato Kouamè in azzurro. I rapporti tra Corsi e Commisso sembravano deteriorati ma le (infinite) vie del mercato li hanno fatto tornare ottimi grazie al cospicuo investimento di Pradè e collaboratori su Fabiano Parisi, Tanto è vero che dopo i 10 milioni di euro per l'esterno sinistro, la Fiorentina stava per raddoppiare su un altro giovanissimo. Quel Tommaso Baldanzi che nel derby sarà inevitabilmente l'osservato speciale: anche se è rientrato dall'Under 21 - dove ha anche segnato – con una caviglia malconcia, con ogni probabilità giocherà perché è l'unico della rosa azzurra in grado di alzare l'asticella. E non solo perché ha dato ad Andreazzoli il successo sulla Salernitana: per il livello attuale della Serie A, Baldanzi è un giocatore che ruba l’occhio e fa immaginare una crescita importante. E’ tecnica allo stato puro, è qualità di prima fascia, con fantasia e creatività. C'è da scommettere che gli uomini mercato viola torneranno all'assalto, magari già a gennaio.

ALLEANZA POLITICA. Anche alla luce della ritrovata sinergia in Lega, dove Empoli e Fiorentina sono dalla stessa parte sul tema dei diritti tv. Senza contare che nell’elezione del presidente Casini, candidato dei viola, il voto del club azzurro fu determinante, mentre a favorire la nomina di Rebecca Corsi come consigliera in via Rosellini lo scorso dicembre, contribuì anche Joe Barone: per “ricambiare” il presidentissimo dell'Empoli aveva proposto lo spostamento delle partite interne dei viola nello stadio azzurro durante i lavori di ristrutturazione del Franchi.

Ora l'ipotesi pare tramontata ma si narra che i dirigenti viola abbiano apprezzato molto e la presenza di Corsi nel giorno dell'inaugurazione del Viola Park è la fotografia migliore della nuova armonia.

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