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De Gea per Kean, Ivan per Riganò: in C2 e in A si vince con la colonna vertebrale

De Gea per Kean, Ivan per Riganò: in C2 e in A si vince con la colonna vertebrale - immagine 1
Sembrerà banale, ma con un portiere che para (e non solo), difensori che difendono, centrocampisti che cuciono e un attaccante che segna tutto diventa più semplice. E' il calcio e la Fiorentina sogna in grande
Stefano Niccoli
Stefano Niccoli Redattore 

La colonna vertebrale è il principale sostegno del corpo umano. Tranquilli, non siamo impazziti. Non è un articolo di anatomia, ma il... quadro clinico della Fiorentina. E il quadro descrive una squadra in perfetta forma, sana e robusta. Non si spiegherebbero altrimenti le sei vittorie consecutive in campionato (non accadeva da più di 6 anni).

Un successo, quello contro il Verona, targato Moise Kean, autore di una tripletta. Hattrick dicono gli inglesi. È proprio il caso di dirlo: finalmente la Fiorentina ha un Attaccante con la A maiuscola. Non sarà Batistuta (magari), ma un bomber capace di reggere da solo l'attacco certamente sì. Letale sotto porta e quasi impossibile da spostare quando protegge il pallone. Esattamente ciò che deve fare un centravanti ed esattamente ciò che non facevano i suoi predecessori.


Kean a una estremità, De Gea all'altra. E qui torniamo a quanto scritto ad inizio analisi. La Fiorentina, a differenza delle scorse stagioni, ha una colonna vertebrale. Che nel calcio, si sa, significa portiere-centrocampista-attaccante. Del bomber abbiamo scritto. Nel mezzo la geometria è affidata a Bove, Cataldi e, soprattutto, Adli. Capitolo porta: Terracciano è un buon portiere, un 12 affidabile, ma De Gea è un'altra cosa. Contro l'Hellas, a differenza delle altre partite, non ha compiuto miracoli (imparabile il tiro di Serdar) ma - come abbiamo scritto nelle pagelle - vogliamo parlare dell'assist per il terzo gol di Kean? Illuminante. E pensare che, chi scrive, in presa diretta urlava allo spagnolo di traccheggiare anziché di rinviare velocemente. Un portiere che para (e non solo), difensori che difendono, centrocampisti che cuciono e un attaccante che segna: il calcio è semplice. Sembra di esser tornati ai tempi della Florentia Viola in C2 quando Andrea Ivan, oltreché parare, riforniva, col suo mancino delicato, il bomber di Lipari Christian Riganò. Schiena dritta e petto in fuori: la Fiorentina gode grazie alla sua colonna vertebrale.

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