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Date a Cesare quel che è di Kris e Dusan. Così Prandelli li ha riaccesi entrambi

Prandelli

Il regalo del tecnico ai due bomber cui è affidato il sogno europeo della Fiorentina di Italiano

Federico Targetti

Si può affermare che Cesare Prandelli ha avuto delle difficoltà nella sua seconda esperienza alla Fiorentina, senza ombra di dubbio. Uno spogliatoio non allineato, un calcio magari rimasto un po' indietro, metodi di allenamento troppo diversi dai precedenti utilizzati da Iachini, tutto può essere. In realtà, non sapremo mai veramente cosa ha portato il tecnico di Orzinuovi a lasciare in preda all'esaurimento. Ma quello che sappiamo è che il rapporto col gol degli attuali due attaccanti (Kokorin ci permettiamo di tenerlo in disparte) della Fiorentina è stato rivitalizzato o portato alla luce proprio da Prandelli, con una mossa semplice ed efficace. Prima al Genoa con Piatek, poi alla Fiorentina con Vlahovic.

Ricarica

Dopo un avvio di campionato stellare, con nove reti nelle prime sette giornate della stagione 2018-2019, Piatek dovette salutare Ballardini e continuò a guidare l'attacco del Genoa sotto la gestione Juric. Un mese, poco più, in cui il pistolero sembrava aver scordato la via del gol. Solo uno, su rigore, nel derby contro la Sampdoria. Ma il rigorista in teoria non era lui. Sì, perché i tiri dal dischetto, pur con l'altro specialista Criscito in squadra, spettavano all'ex viola Romulo, che aveva trasformato qualche giornata prima contro l'Udinese. Insomma, Piatek torna a segnare ma poco tempo dopo Juric viene rimpiazzato in panchina da Prandelli. Che toglie definitivamente i rigori a Romulo e li affida al polacco, il quale di lì in poi, con l'aiuto di altri tre penalty contro la SPAL e la Virtus Entella in Coppa, ritroverà una discreta continuità realizzativa, arrivando a quota 22 gol in campionato tra Genoa e Milan (da gennaio, ma lì il rigorista era Kessié). “Grande allenatore, una persona incredibile. E’ stato importantissimo per il mio ritorno al gol”. Parola di Piatek nella conferenza stampa di oggi.

Date a Cesare quel che è di Kris e Dusan. Così Prandelli li ha riaccesi entrambi- immagine 2

Scintilla

Con Vlahovic, Prandelli ha riproposto la stessa strategia: fiducia incondizionata, serenità e riassegnazione della responsabilità sui calci di rigore. Il Romulo della situazione è stato Pulgar, fin lì discreto ma non perfetto dagli undici metri. "In lui sono raccolte tutte le migliori virtù umane" - ha dichiarato Vlahovic giorni fa. "Ci sentiamo spesso. Naturalmente, non ci sono parole che possano descrivere la mia gratitudine a questo uomo meraviglioso". Sia Piatek sia Vlahovic hanno dimostrato freddezza assoluta in questo fondamentale, anche se Kris ha perso la propria infallibilità in Germania a inizio 2021. Dusan invece, per ora, non ne ha sbagliato mezzo. Parliamo comunque di due cecchini, uno riabilitato e l'altro lanciato dall'armatore Prandelli. E come avrebbe detto in questo caso Winston Churchill: "Mai due attaccanti dovettero così tanto a così pochi". Un grazie a Cesare,  ma anche a Romulo e a Pulgar per aver dato spessore al fronte offensivo di una Fiorentina che adesso non può proprio smettere di sognare in grande.

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