Andiamo a vedere il listino prezzi. Mandragora: 8,20 milioni; Arthur: 20 milioni (giustamente non esercitato il diritto di riscatto, ma adesso Motta ha un giocatore rigenerato e, ove non se ne volesse servire, la Juve un giocatore più facilmente vendibile rispetto a un anno fa); Kean: 15 milioni la richiesta, 10 l'offerta.
Non si vuole dire che tutti questi giocatori siano inadeguati a prescindere al contesto Fiorentina, perché la realtà dei fatti è che i viola sono inferiori ai bianconeri ed è possibile che chi non ha spazio a Torino lo trovi a Firenze. Magari Mandragora, fin qui intermittente ma ultimamente sufficiente, tornando a giocare con un modulo "gasperiniano" come quello di Juric al Torino, diventerà imprescindibile, Arthur comunque ha offerto un lavoro apprezzabile al netto di alcuni acciacchi che ormai lo caratterizzano, e magari Kean, che nella scorsa stagione ha segnato ZERO gol in 20 presenze tra Serie A e Coppa Italia, ha comunque delle qualità importanti che a quanto pare piacciono a Palladino. Magari le farà vedere, ce lo auguriamo. Ma il discorso è che con queste cifre qua ci si comprano giocatori in rampa di lancio, non veri e propri scarti. Perché di questo si tratta, con tutto il rispetto per dei professionisti e per il loro valore, che è quantificabile e riconoscibile, sul terreno di gioco. Si tratta di articoli di seconda mano, proprio come quelli che si trovano sulle app sopra citate. Solo che quegli articoli lì, di solito, li prendi pagando due palanche. Questi li paghi eccome.
Molto bene la volontà della Fiorentina, che ci risulta, di non fermarsi a Kean e di voler acquistare un'altra punta, una vera prima scelta in attacco. Ci troviamo d'accordo, e ci mancherebbe. Aspettiamo ancora il grande centravanti di cui si è parlato in conferenza stampa a inizio giugno, lo aspetteremo per tutto il tempo necessario. Ma che sia un grande centravanti per davvero, che si presenti con numeri importanti se è un nome noto o con grandissime prospettive se non lo è; del resto Palladino ha detto che non conta il nome, ma le caratteristiche (video qua sopra, ndr). Altrimenti si deve ancora una volta sperare che un giocatore spento si riaccenda. E dopo Piatek e Jovic, che tanto hanno deluso negli ultimi anni, ne avremmo anche abbastanza.
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