Stadio e bilanci, capitoli delicati
—Ricordate cosa mi disse Joe Barone? “Non venderemo mai solo per fare un favore a qualcuno che non ci ama”. E’ sempre così. Poi, calcisticamente parlando le cose principali dette da Rocco sono: questa Fiorentina è più forte dell’anno scorso e per questo il presidente si aspetta una crescita in campionato, quindi l’obiettivo va oltre l’ottavo posto della passata stagione. Commisso si augura di alzare un trofeo da dedicare a Joe Barone. Questi input ci raccontano che l’ambizione sportiva è sempre alta e il messaggio è tutto per Palladino e la squadra: per restare in alto e migliorarsi servirà un’altra grande stagione. Passando alle infrastrutture, era chiaro, ma lo ha ribadito, che la Fiorentina non è interessata a entrare nel business del restauro del Franchi e non metterà un euro per il Padovani che a questo punto può anche restare com’è. Per il presidente viola il rapporto con la politica, la soprintendenza e la burocrazia è ancora una ferita aperta, lo stadio che avrebbe fatto crescere la Fiorentina non l’ha potuto fare. Ora è inutile buttare soldi in progetti nei quali non crede. Poi è tornato sul sistema calcio con concetti più che condivisibili: le società devono spendere in base ai ricavi o poco più. Invece c’è chi spende anche se non potrebbe, il famoso doping amministrativo. Sembra il solito abbaio alla luna, ma non è vero. Il tema è diventato cruciale e non a caso anche il governo sta varando una legge per costituire un ente terzo in grado di controllare i bilanci e valutare le questioni economiche, per arrivare e controllare dove la Federcalcio non può o non vuole. Prima o poi si arriverà al “se ho cento euro posso spenderne cento e non mille”. Come giustamente fa Rocco che al massimo ne spende centodieci o centoventi e poi ripiana. Non va mai oltre una gestione sostenibile. E’ chiaro che chi fattura 3-4 volte più della Fiorentina potrà comunque costruire squadre più forti, ma all’interno di un sistema equo. Le famose regole uguali per tutti che nel nostro calcio sono un optional.
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