10 novembre 2019: è la data di Cagliari-Fiorentina 5-2, il giorno in cui la squadra viola, allora allenata da Vincenzo Montella, è caduta sotto i colpi di Rog, Pisacane, Simeone, Joao Pedro e Nainggolan, e ha aperto il ciclo negativo che speriamo tutti possa chiudersi definitivamente domani, sempre alla Sardegna Arena. Cambi di allenatore, problemi tecnici e tattici, equivoci sul mercato, due salvezze raggiunte - si attende la matematica per la seconda - soltanto nelle ultime giornate di campionato.
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Da Cagliari a Cagliari: la Fiorentina ha aperto due cicli. Chiuda quello giusto
Quel giorno, solo due reti all'improvviso di Vlahovic strapparono un sorriso ai devastati tifosi viola. Un anno e mezzo dopo, ecco l'occasione di voltare finalmente pagina. Tranne ovviamente che per la vena realizzativa del serbo
I primi due di tanti
Ma quel Cagliari-Fiorentina 5-2 ha aperto anche il conto personale in Serie A di Dusan Vlahovic, che allora rese meno amaro il passivo con i suoi primi due gol in campionato: controllo e tiro ravvicinato su assist di Dalbert prima, dribbling e sinistro a giro sul secondo palo in solitaria poi. La definitiva consacrazione è arrivata dopo mesi, grazie al duro lavoro e alla fiducia di Cesare Prandelli; immaginiamo che anche per Dusan tornare nel capoluogo sardo, dove tutto è iniziato in quella giornata storta, avrà un sapore particolare.
Sono passati ben 19 mesi e altre 25 reti di Vlahovic da allora. Il ragazzo adesso fa doppiette un tantinello più spesso, e la Fiorentina non deve lasciare nulla di intentato per proseguire insieme anche nella prossima stagione. Offerta economica, progetto tecnico, ambizioni, movimenti sul mercato. E, se servirà, anche una clausola rescissoria. Dusan se lo merita per l'umiltà che continua a dimostrare nonostante sia secondo in classifica cannonieri, ma se lo merita anche la Fiorentina per come ha creduto in lui.
Voltare pagina
A Cagliari, insomma, quel 10 novembre del 2019, sono stati aperti due cicli: è chiaro a tutti qual è dei due quello da chiudere e lasciarsi alle spalle. E' chiaro anche a Beppe Iachini, che allora non era ancora in panchina, ma che in conferenza stampa ha ammesso: "Meglio finire così". Ora sta alla Fiorentina, che non deve sbagliare nelle prossime settimane...
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