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L'ANALISI

Cosa c’entra Martinez Quarta con Milan-Steaua del 1989? Ve lo spieghiamo

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Martinez Quarta, il centrale "box to box": Italiano ha ammesso di ispirarsi ad una partita precisa, e noi quella partita l'abbiamo guardata. Ma c'è di più

Con la vittoria per 3-0 sul Cagliari, la Fiorentina ha raggiunto il terzo posto e si prepara ad affrontare il Napoli in quello che, classifica alla mano, risulta essere uno scontro diretto volto all'inseguimento di Milan e Inter. In una delle interviste post partita, l'allenatore viola Vincenzo Italiano ha rivelato uno dei segreti di questo inizio di stagione: "Per il ruolo di Quarta mi sono ispirato a Milan-Steaua 4-0, finale di Coppa dei Campioni dell'89. Quando c'è uno spazio vuoto lui si deve inserire e giocare la palla. In questo modo diventa un giocatore fondamentale per qualunque squadra e insostituibile".

Abbiamo guardato Milan-Steaua...

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Quella partita, definitiva consacrazione del Milan degli olandesi Van Basten, Rijkaard e Gullit, tutti a segno nella notte di Barcellona, vide lo Steaua andare in tilt non solo per l'altrettanto esemplare prestazione del trio degli italiani Ancelotti, Colombo e Donadoni, ma anche per il contributo alla manovra del leggendario capitano Franco Baresi. Il numero 6 (maglia ritirata oggi dal Milan) faceva da libero nella linea con Tassotti, Costacurta e Maldini - che difesa incredibile! - ma non si limitava a chiudere i pochi spazi che gli altri tre lasciavano agli attaccanti: quando c'era modo, ecco che prendeva le redini della manovra, velocizzando il gioco con cambi campo o addirittura percussioni che creavano superiorità numerica. Questo fa Quarta nella Fiorentina, a onor del vero già da un po' di tempo e non solo dall'inizio di questa stagione. Si badi bene: non è che Quarta sia diventato il nuovo Baresi, è solo che per stessa ammissione di Italiano si ispira a lui nella fase di possesso palla.


Quarta come Baresi?

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E Baresi segnava come Quarta: 31 reti in carriera forse sono un po' troppe anche per un "centrale box to box", espressione che ci prendiamo la libertà di coniare, ma Baresi calciava pure i rigori e senza di essi il conto scende a 10. Cercare le immagini conservate su youtube per credere, sembra di rivedere la zingarata di Udine di Quarta oppure quando ci ha riprovato nel primo tempo col Cagliari. Ma se parliamo di libero goleador, non può non venire in mente Franz Beckenbauer, che a sua volta era il modello dello stesso Baresi.

Il capostipite del difensore "box to box"

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Beckenbauer ha segnato qualcosa come 74 reti con il Bayern Monaco e 14 con la Nazionale tedesca, vincendo tutto quello che c'era da vincere negli anni Settanta e rivoluzionando, lui sì, il ruolo del libero: non più uomo concesso agli avversari con intenti difensivi, ma primo regista e addirittura attaccante aggiunto grazie alla capacità aerobica e alla visione di gioco superiore. Questo, probabilmente, è il vero modello storico cui si ispira Martinez Quarta, aggiungendo il fatto di dettare il passaggio verso la profondità oltre a condurre il pallone come facevano il Kaiser e Baresi. Molto simile a ciò che fa Stones nel City di Guardiola, ma si parla di un ruolo in continua evoluzione e riservato a interpreti dalle caratteristiche estremamente precise. Ma, alla fine della fiera, è pur vero che Italiano è del 1977, e la sera di Milan-Steaua 4-0 aveva 12 anni. Ancora l'età in cui i sogni prendono forma.

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