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Cordolcini a VN: “Sarà un Twente aggressivo dal 1′, ma dimenticatevi l’Inferno”

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Abbiamo chiesto in esclusiva il parere ad uno che di Eredivisie e calcio olandese se ne intende

Paolo Mugnai

In vista della gara di ritorno di giovedì alle 19 a Enschede con il Twente nel playoff di Conference League, Violanews ha intervistato Alec Cordolcini, giornalista del Guerin Sportivo e autore del libro La rivoluzione dei tulipani. Storie e protagonisti di cento anni di calcio olandese (2008, Bradipolibri).

Che partita si aspetta?

“Un Twente molto più aggressivo rispetto all’andata. Da quello emerso nei media olandesi non hanno fatto mistero di essersela cavata meglio del previsto. Nel senso che a Firenze dopo un primo tempo così sofferto esserne usciti con una sola rete al passivo per loro è stato molto positivo. Ne sono paradossalmente galvanizzati quindi passeranno all’attacco dal primo minuto”.

Che squadra schiererà Ron Jans?

“Contando che non hanno giocato nel turno di Eredivisie per il riposo in vista del turno europeo, credo che ci saranno un paio di cambi. Inizieranno Cerny e Tzolis dal primo minuto quindi cambierà i due esterni di attacco. Nell’andata tutto il quartetto di attacco ha fatto male. Come prima punta nel consueto 4-2-3-1 confermerà Van Wolfswinkel non avendo grandi alternative. Van Wolfswinkel ha 33 anni e non ha avuto la carriera che faceva presagire quando era giovane, anche la partita con la Fiorentina ha confermato i suoi limiti, non ha le caratteristiche per risollevare le sorti della propria squadra quando le cose non girano bene”.

Jans ha detto che a Enschede lo Stadio sarà un inferno. Come è il loro pubblico?

“Inferno è una parola eccessiva. In Olanda la maggior parte degli stadi, essendo piccoli, hanno un pubblico partecipe e legato alla squadra ma quando pensi a stadi intimidatori, come a Istanbul o Glasgow, non pensi certo a quello di Enschede”.

Un consiglio a Italiano?

“Secondo me non deve abbassare troppo il ritmo perché con i ritmi sostenuti la Fiorentina all’andata ha tenuto bene il pallino del gioco. Per i viola i problemi sono iniziati quando, forse per motivi di preparazione atletica, hanno abbassato troppo il ritmo”.

Chi da temere soprattutto?

“Il trequartista Vlap, deludente all’andata ma che abbia giocato male è una delle chiavi di lettura di quella partita. È un buon giocatore, non un fuoriclasse ma nell’economia della squadra è il più importante perché il più estroso”.

Un pronostico?

“Un pareggio, con la Fiorentina che recupera lo svantaggio ma alla fine si qualifica”.

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