A Rocco Commisso non piace il “giro” che è stato messo in piedi, non vuole che il suo miglior giocatore vada alla Juventus dopo Chiesa e Vlahovic, non vuole che giochi in un’altra squadra del campionato italiano. Dopo giorni di riflessione, dopo la richiesta del giocatore argentino fatta ai manager viola di voler lasciare Firenze, è questa la determinazione alla quale è arrivato il presidente viola.
Che succederà adesso?
—E’ una decisione irrevocabile o una strategia per alzare il prezzo e ottenere qualcosa in più, magari un giocatore, dalla Juve? E come reagirà Nico? Senza la cessione dell’argentino salta anche l’affare Gudmundsson? Tutti interrogativi che non hanno risposte certe, trattasi soltanto di supposizioni.
Si naviga a vista, come si dice in queste situazioni, aspettando anche le reazioni dei giocatori e delle squadre interessate a cominciare dalla Juventus che era sicura di avere preso Nico in prestito oneroso con obbligo di riscatto per trenta milioni di euro, accordo ribadito ieri (almeno pare) dopo un incontro in Versilia fra Pradè e Giuntoli. E invece niente.
Nico Gonzalez che non era stato neppure convocato per l’amichevole col Friburgo in Germania di sabato scorso, adesso dovrà tornare a disposizione completa di Palladino che potrebbe anche decidere di farlo giocare a Parma sabato prossimo.
“I contratti si rispettano”, è sempre stato un mantra di Rocco Commisso, a maggior ragione quando sono a scadenza lunghissima (ancora quattro anni) come quello dell’argentino. Si tratta solo di capire come reagirà Nico dopo aver trovato l’accordo con la Juve, se si metterà di traverso come sta facendo Koopmeiners con l’Atalanta, o tornerà sereno ad allenarsi in gruppo.
Lo capiremo nelle prossime ore e capiremo anche se, eventualmente, ci sarà spazio per una eventuale cessione in Premier o in Liga dove nel passato c’erano state offerte.
Caso di mercato?
—E così mentre tutti gli accordi con Gudmundsson erano stati perfezionati, la storia rischia di diventare un altro caso da raccontare nella telenovela viola del “vorrei ma non posso”.
A naso, se non esce Nico Gonzalez sembra improbabile che possa arrivare Gud. Nel ruolo Palladino si ritroverebbe Nico, Gudmundsson, Colpani, Sottil, Ikonè, Barak, Kouamè, anche Beltran, e con due soli posti da titolari la situazione diventerebbe ingestibile. A meno che Palladino non pensi a Gud interno di centrocampo, ma il rischio di perdere equilibrio mi sembra altissimo.
Una storia complicata con un finale tutto da scrivere proprio mentre la Fiorentina di Palladino, in ritardo, ma cominciava a prendere forma.
Da rosea, la situazione è tornata complessa. Costringere Nico a rimanere a Firenze controvoglia sarebbe un autogol. Servono giocatori motivati, gente che abbia voglia di dare tutto e di più, l’ambizione di crescere, soprattutto quando sta partendo un nuovo ciclo. E allora?
Novità
—Vedremo come si muoveranno i dirigenti viola che proprio ieri hanno presentato con orgoglio De Gea, uno dei portieri più forti al mondo degli ultimi dieci anni, e il giovane marocchino Richardson, 22 anni, bronzo olimpico, primo nuovo centrocampista per Palladino.
Sabato prossimo il campionato partirà alle 18.30 da Parma e qualche certezza in più comunque è arrivata e riguarda appunto il portiere e il centrocampo, in particolare Amrabat e Terracciano.
Come annunciato sabato scorso in esclusiva alle 13 al Pentasport, lo dico per i Soliti Noti che pateticamente 24 ore dopo si sono autoattribuiti lo scoop, forse sono sordi, sicuramente poco attenti, Pietro Terracciano ha deciso di restare a Firenze e la Fiorentina lo tiene molto volentieri, è un secondo affidabile, volendo può giocare un po’ di Conference e di coppa Italia. Se ne andrà Christensen mentre Martinelli resterà a crescere all’ombra di De Gea.
A centrocampo Amrabat potrebbe diventare un nuovo acquisto. Il marocchino si è messo disposizione, c’è stato subito feeling con il nuovo allenatore, andrà via soltanto se arriverà una proposta interessante per lui (in Turchia non va) e congrua per la Fiorentina. Decisione definitiva entro il 22 agosto, ma sabato a Parma dovrebbe giocare. Se alla fine Amrabat dovesse restare, con l’arrivo di Richardson che si unisce a Mandragora e Bianco, servirebbe un altro giocatore di qualità ed esperienza. Ma Sergi Roberto non è mai stato sentito, tanto per fare il punto con Radiomercato.
In difesa a Parma come terzo dovrebbe giocare Biraghi al posto dello squalificato Ranieri. Per il futuro si spera di portare a casa Valentini a fine mercato, altrimenti servirà un altro elemento.
Sugli esterni tutto a posto, in attacco serve un vice Kean e non un riciclato Beltran, come detto per il sottopunta se resta Nico, con Colpani il gioco è fatto.
Ma non sarà così, mancano diciassette giorni alla fine del mercato, aspettiamoci di tutto e di più dopo lo stop a Nico.
Intanto possiamo pensare che a Parma giocheranno De Gea (ha detto che è pronto), Quarta, Pongracic e Biraghi. In mezzo Dodò, Amrabat, Mandragora e Parisi. Davanti Colpani, Nico e Kean. Salvo colpi di scena, ovviamente.
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