Il commento

Come il burro lasciato fuori dal frigorifero

Rodrigo Palacio of Bologna (Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

Ancora una prova decisamente insufficiente della difesa della Fiorentina che si fa rimontare tre volte da Palacio a secco da sette mesi.

Saverio Pestuggia

La Fiorentina va per tre volte in vantaggio a Bologna e riesce nella difficile impresa di farsi rimontare ogni volta e il bello è che le reti del Bologna arrivano tutte con lo stesso movimento per vie centrali di Palacio che riceve l'assist verticale di Vignato e mette nel sacco dopo ben 'settemesisette' di astinenza dal gol. D'altra parte le 57 reti subite posizionano la Fiorentina appena sopra le tre squadre che al momento sono virtualmente in Serie B e allo Spezia che di reti ne ha subite 63. Eppure era stata scartata da subito la difesa a quattro perché troppo rischiosa andando su tre centrali più due esterni abbastanza bloccati e con la copertura di un mediano centrale che occupa una posizione media di poco davanti al trio difensivo.

Il modulo dunque non è il colpevole, ma lo sono certamente gli interpreti che stanno giocando un campionato dal gravemente insufficiente fino al leggermente insufficiente. Il primo colpevole è sicuramente German Pezzella che da due anni non è più affidabile e da centrale dovrebbe guidare i movimenti dei compagni e magari anche chiudere le incursioni per vie centrali. Niente di tutto questo, oggi in particolare Iachini ha anche ammesso di aver studiato i tagli del Bologna  ma purtroppo per il buon Beppe ci sono state delle piccole sbavature. Io penso invece ad una difesa molle come un panetto di burro lasciato fuori dal frigorifero per almeno un'ora. Troppo semplice inserirsi, troppo semplice arrivare davanti a Dragowski che nel primo tempo ha fatto un paio di salvataggi su altrettante azioni sempre con le medesime caratteristiche.

Però la buona volta ce l'hanno messa chiedendo di andare in ritiro un giorno prima e per Pradè questa è un'ammissione che il gruppo ha capito che ci sono dei rischi.... meglio tardi che mai perché siamo qui tutti a sperare nelle disgrazie prima del Cagliari, ora del Benevento. Anche no, il grande Gino Bartali avrebbe sfoderato la sua massima preferita che voi tutti conoscete. A noi non resta che ricordarla a Commisso che ha tanta voglia di far bene ma ancora troppo poca esperienza del calcio che conta. Il Cosmos è un altro cosmo, qui è l'ora di non scherzare più con il fuoco perché alla fine si finisce con scottarsi.

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