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C’era una volta il quinto esterno. Fiorentina, sicura che non serva più?

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La Fiorentina sembra aver cambiato strategia in attacco: verità o bluff?

Simone Bargellini

C'era una volta il quinto esterno. Evocato a lungo nella scorsa stagione, su input pubblico di Vincenzo Italiano, quest'anno sembra diventato qualcosa di superfluo. Nessuno ne parla, semplicemente perchè da quel (poco) che filtra dalla Fiorentina, l'intenzione sembrerebbe quella di farne a meno. L'unico innesto di spessore, nei piani viola, sarebbe la "famosa" mezzala. Verità o bluff?

Fiorentina, che fare sugli esterni?

Lo state dell'arte, ad oggi, parla di 4 esterni in rosa. Una certezza come Nico Gonzalez, titolarissimo e imprescindibile per Italiano. Un giocatore atipico come Saponara, prezioso nello spogliatoio e pure in campo, ma non abbastanza da farne un punto fermo. E poi due affascinanti scommesse come Sottil e Ikonè: curriculum molto diverso, ma status simile, grandi qualità tecniche ma bottino di gol tutto da verificare. Ed eccoci al vero nocciolo della questione, l'apporto di reti dagli attaccanti esterni. Tormentone già della scorsa stagione.

Siamo sicuri di voler ripartire con questa, grossa, incognita? Forse la Fiorentina vuol prendersi qualche partita ufficiale per avere le idee più chiare. Magari le prestazioni (e i gol) di Sottil e Ikonè nelle prossime settimane orienteranno la scelta sul mercato? Possibile, anche se 4-5 partite non sono molte per emettere sentenze. Probabilmente il quinto esterno servirebbe a prescindere, di piede destro e con in dote un po' di gol sicuri. Deulofeu, Brekalo, El Shaarawy, buttiamo lì qualche nome a caso, giusto per rendere l'idea (ma ce ne sono molti altri in Italia e in Europa). Da qui all'1 settembre capiremo se la Fiorentina è dello stesso avviso oppure no.