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Centrocampo: la qualità c’è, ma la quantità? Le possibili convivenze in mediana

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Arthur e Maxime Lopez hanno portato qualità al centrocampo della Fiorentina, ma possono convivere insieme? Ecco alcune idee per la mediana

La Fiorentina quest'estate è intervenuta sul mercato vigorosamente, almeno all'apparenza, per colmare alcune delle sue lacune maggiori: dalla porta, al regista mancante, dagli esterni bassi alla punta, la società viola ha voluto sistemare i vari tasselli in mezzo al campo, forse riuscendoci forse no, sicuramente provando a cambiare un po' le carte in tavola.

Come accennato, uno dei problemi maggiori di questa squadra, a maggior ragione con il gioco di Italiano, era quello di non avere un regista sul quale basare la propria manovra, tanto che dopo la partenza di Torreira si era dovuto centralizzare Amrabat in un ruolo che non è mai stato il suo, con l'impostazione gigliata che spesso ne ha risentito.


Ecco allora che sono arrivati due gioiellini dal mercato, Arthur e Maxime Lopez, a togliere le castagne dal fuoco. Il primo, arrivato in prestito oneroso con riscatto fissato a 18 milioni, è il vero investimento e la vera grande scommessa della mediana. Le sue uscite, sinora, hanno fatto intravedere sprazzi di un talento indiscutibile, che però ha bisogno di costanza e, soprattutto, di esser sostenuto da vicino.

Si, perché è stato lampante anche contro l'Inter come non si possa giocare con un centrocampo così leggero, a maggior ragione contro grandi squadre, e la coppia Arthur-Mandragora sembra veramente troppo flebile per reggere la linea. E allora, direte, cosa fare? Assumendo i due moduli cari a Italiano, ovvero il 4-3-3 ed il 4-2-3-1, si potrebbe prevedere di irrobustire un po' il centrocampo con Duncan mezzala, insieme a Mandragora, ed Arthur regista. Oppure, se vogliamo aggiungere ancora maggior qualità, si può pensare all'azzardo Maxime Lopez e Mandragora/Duncan mezzali, con Arthur centrale a dettare i tempi. Oppure ancora arretrare Barak al rientro e metterlo accanto al play brasiliano e ad uno tra Mandragora e Duncan. Insomma, le soluzioni potrebbero essere molteplici. Quello su cui dovrà fare estremamente attenzione Italiano (e noi non vorremmo essere in lui!) è calibrare e equilibrare al meglio un reparto imprescindibile, onde evitare figuracce come quella di Milano, dove l'Inter ha bucato in ogni modo il centrocampo viola bruciandolo in velocità e pressando a tutto campo. Molta, tantissima attenzione, dovrà esser messa in campo, soprattutto, quando il tecnico deciderà di scegliere il 4-2-3-1, perché in quel caso, ipotizzando l'utilizzo di Arthur, dovrà esser messo a "far legna" in mediana un incontrista, e lì l'unico nome che viene in mente al momento è quello di Duncan. Tutte queste considerazioni, naturalmente, non considerando lo sfortunato Castrovilli che, purtroppo, dovrà stare ancora lontano per un po' dal manto verde e del quale non è certo il destino in maglia viola.

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