Una delle più belle sorprese del 2023 della Fiorentina è sicuramente quell’Arthur Cabral che è letteralmente esploso da febbraio in poi. E in una squadra che faceva una fatica tremenda a segnare, le reti del brasiliano, che pure era arrivato da oltre un anno, si sono rivelate decisive in più di un’occasione. Non serve ribadire, nonostante una buona prova contro la Samp, che Jovic sia ormai scivolato indietro nelle gerarchie per le sempre più convincenti prestazioni, impreziosite dai numeri, dell’ex Basilea.
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Cabral, principe o re? Un mese per convincere Italiano e definire il mercato
Sono undici le reti messe a referto da Cabral dalla fine del Mondiale di quest’inverno. Numeri che lo hanno legittimamente eletto attaccante titolare della Fiorentina targata Vincenzo Italiano che si appresta a vivere un vero e proprio mese di fuoco. E saranno giorni fondamentali per il presente, ma soprattutto per il futuro, del ragazzo di Campina Grande. Perché se è vero che i numeri lo stanno premiando in questo periodo, è pur vero che non si può far finta che i precedenti dodici mesi, in cui ha messo a segno la miseria di sei gol in gare in cui difficilmente ha brillato, semplicemente non siano esistiti.
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Detto che la Fiorentina vorrà certamente puntare su di lui, e giustamente, per la prossima stagione, più in generale sarà interessante capire che ruolo vorrà dargli la società. E se è vero che la Fiorentina non crede più in Luka Jovic, è chiaro che in sede di mercato servirà puntellare il reparto con un altro centravanti. E questa è la parte più intrigante: servirà un vice di Cabral? Un attaccante da affiancargli e con cui spartirà le partite? O si opterà per un profilo che, almeno sulla carta, dovrà occupare la casella del titolare? Ad Arthur il compito di convincere Italiano e la società di esser lui il re degli attaccanti nel mese di stagione che resta.
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