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Breve storia del gioco del calcio: le origini e il calcio dei pionieri

Saverio Pestuggia

I pionieri del football non avevano regole, si lanciava la palla in avanti e difficilmente c'erano passaggi fra  giocatori. Diciamo che potremmo parlare di un 1-1-8. In Scozia capirono che doveva essere rinforzata la difesa e passarono a un 2-2-6 più avveduto. Ma resta sempre un calcio “Kick and run”, ovvero calcia e corri. I gol però non fioccano anche a causa della regola del fuorigioco che prevede che il giocatore per essere in gioco debba avere davanti a sè il portiere e altri due giocatori. Resterà così fino al 1925 ed è solo da quel momento che veramente possiamo parlare di calcio e tattica.

Il primissimo modulo è la “piramide di Cambridge” che è l’embrione di un gioco di squadra propriamente detto. In numeri, si tratta di un 2-3-5, una disposizione che assomiglia a una piramide rovesciata. Nascono i ruoli e il “passing game”. Gli attaccanti (forwards) sono 5: due esterni, wings (ali), due mezze ali (inside-forwards) e un centrattacco (centre-forward). Il resto della squadra è invece composto dai tre mediani (half-backs), il termine italiano deriva proprio dalla posizione tra attacco e difesa  e dai due full-backs in Italia chiamati terzini perché facenti parte della terza linea di gioco.

 tratto da https://it.eurosport.com

tratto da https://it.eurosport.com

La piramide è il modulo del Blackburn Rovers che domina in Inghilterra sul finire dell’Ottocento ed viene esportato nel mondo. Il Genoa che porta a casa sei scudetti gioca così e anche l’Uruguay trionfatore in due Olimpiadi (1924 e 1928) e nel primo Mondiale. Ancora non esistono le marcature individuali e il gioco resta abbastanza caotico, ma almeno esiste un primo embrione di tattica che verrà implementata in Italia da Vittorio Pozzo (il cosiddetto Metodo) mentre un po' più tardi in Inghilterra Herbert Chapman con il suo Arsenal cambiò le carte in tavola inventando il cosiddetto Chapman System meglio conosciuto come Sistema.

Ma di questo parleremo domenica prossima nella seconda puntata della 'Breve storia del gioco del calcio'

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