La Serie A riprende posto ai blocchi di partenza e tutte le domande rimaste in sospeso avranno finalmente delle risposte. La Fiorentina ripartirà dalla crescita evidenziata a novembre e con un Amrabat in versione Mondiale. Il centrocampista ha stregato tutti nella rassegna continentale in Qatar e si appresta a riprendere posto sotto i riflettori del Franchi da protagonista assoluto: "Ma non ho visto niente di sorprendente, è stato l'Amrabat di sempre" - ha precisato l'ex Fiorentina Mauro Bressan in una intervista esclusiva a ViolaNews - .
L'intervista
Bressan a VN: “Il mondo si è accorto di Amrabat, ma c’è chi si è svegliato ora”
L'ex centrocampista viola incorona Amrabat: "E' sempre stato questo giocatore, ora se ne sono accorti tutti"
Mauro, ancora qualche giorno e poi si riparte. Che ricordi porti dentro delle feste trascorse a Firenze e come sono cambiate le cose?
—Passano gli anni, cambiano le generazioni. A Firenze ho festeggiato anche il capodanno del 2000, erano anni diversi e ricordo che noi come gruppo passavamo tanto tempo insieme. In testa rimangono le cene, le goliardie, i festeggiamenti, noi eravamo più legati alle tradizioni e facevamo gruppo e passavamo tempo anche extra campo insieme. Oggi lo vedo fare molto meno
Passiamo al campo. Ti ha stupito il Mondiale disputato da Amrabat?
—Non sono più di tanto sorpreso. Chiaramente ha avuto una risonanza importante perché ha avuto la fortuna di far parte di una nazionale sorprendente. Tutto il mondo ora si è accorto di lui, io non ho visto niente di nuovo, ho visto l'Amrabat di sempre. Il gran Mondiale del Marocco ha dato solo più visibilità alle sue prestazioni, forse qualcuno si è svegliato solo adesso
Amrabat che potrà finalmente contare su due compagni di reparto come Barak e Castrovilli...
—Sono contento per Barak, ha chiuso in crescita prima della sosta ed è uno di quei centrocampisti che a me piacciono molto. Apporta qualità, sa fare assist e gol, ha avuto bisogno di un po' di ambientamento come giusto che sia. Ha qualità interessanti, anche se la Fiorentina dovesse giocare 4-2-3-1 può giocare dietro la punta. Castrovilli sarà interessante vedere come tornerà, può essere un'altra freccia nell'arco di Italiano secondo me insieme a Sottil
Nico Gonzalez invece può ancora essere un'arma utile?
—E' un altro giocatore che non ha bisogno di presentazioni, sicuramente il discorso del Mondiale lo ha condizionato. Ora però il Qatar è alle spalle e lui vorrà essere pronto per questa seconda parte di stagione. Dovrà tornare a dimostrare le sue qualità, da ora in avanti avrà la testa solo per la Fiorentina
Capitolo Cabral e Jovic: cambiare o andare avanti?
—Penso che il vero Jovic non si sia ancora visto per via della condizione fisica non trovata. Tecnicamente è un giocatore molto forte, ma se arrivi secondo sul pallone fai fatica a prescindere da quanto sei forte. Cabral ha fatto intravedere qualcosa, l'ho visto in difficoltà più a livello mentale. E' una situazione un po' contorta, sta alla società decidere. Se hanno fiducia in loro è giusto proseguire così
Sarà il primo anno senza Mihajlovic...
—Ricordo che Sinisa era sempre il primo calciatore ad essere nominato dai miei allenatori nel pre-partita. Grinta, tecnica, calci piazzati, un combattente dal quale dovevamo sempre metterci in guarida. Ha creato nel calcio una sua immagine buona da ogni parte. Ha creato una famiglia speciale con cinque figli, il suo ricordo rimarrà sempre per noi che lo abbiamo affrontato sul campo e per tutti gli altri

27 May 2001: Mauro Bressan of Fiorentina in action during the Serie A 30th Round League match between Fiortentina and Atalanta played at the Artemio Franchi Stadium Florence. DIGITAL CAMERA. Alessandro Rossini / SESTINI / GRAZIA NERI. Mandatory Credit:Allsport UK/ALLSPORT
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