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L'editoriale del martedì

Bonaventura e Castrovilli ancora nessun accordo. Sorloth non è impossibile

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Castrovilli e Bonaventura sempre più lontani dalla Fiorentina. Sorloth è stato proposto e sul centrocampo...?
Enzo Bucchioni Editorialista 

Mancano dodici giorni alla fine del mese, ma non essendo arrivate risposte concrete, ogni ora che passa allontana sempre più dalla Fiorentina sia Bonaventura che Castrovilli. Ad altri in scadenza di contratto (Duncan ad esempio) la società viola ha fatto sapere di non aver intenzione di rinnovare, mentre a Jack e Gaetano una proposta è stata fatta immediatamente dopo la fine del campionato. E’ stata chiesta e concessa ai due giocatori e ai loro procuratori una pausa di riflessione ma, ormai è evidente, nessuno dei due è soddisfatto dal punto di vista economico, altrimenti una risposta sarebbe arrivata e una trattativa finale già intavolata.

Bonaventura e Castrovilli sempre più lontani

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Mi pare che ormai i margini siano ridotti a zero e anche la Fiorentina, visto il silenzio, ormai considera Bonaventura e Castrovilli lontani dai suoi radar. E’ vero che mancano ancora alcuni giorni, nel calcio è sempre tutto possibile, ma Bonaventura aspirava a un altro anno più opzione e non soltanto una sola stagione secca con ingaggio ridotto, e Castrovilli con il cartellino in mano pensa di poter strappare un contratto superiore a quello offerto dalla Fiorentina con la quale, per gli stessi motivi economici, non aveva voluto rinnovare l’anno scorso. Se sarà questa la fine della storia, dobbiamo depennare altri due giocatori dalla lista viola. Ma chi sono quelli certi di rimanere?


Chi rimane?

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Ad oggi, Terracciano, Quarta, Dodò, Milenkovic, Ranieri, Kayode, Biraghi, Parisi, Mandragora, Nico, Sottil, e Beltran. Ho sottolineato ad oggi, perché come sappiamo se dovesse arrivare una grande offerta anche Nico potrebbe finire sul mercato.

Comunque sia, sono rimasti pochi, una manciata di giocatori, ai quali andranno aggiunti i prestiti come Bianco che rientra e resterà, ed anche altri ragazzi reduci dalla B e non solo, che l’allenatore dovrà valutare nel ritiro del Viola Park. Il lavoro al comparto tecnico non mancherà, abbiamo parlato di fine ciclo e come per tutti i fine ciclo, l’organico va rivisto in maniera decisa in sintonia con il nuovo allenatore. Come sapete, il piano di massima è stato fatto. Andranno sul mercato i vari Ikonè, Nzola, Barak, probabilmente anche Kouamè.

Gli obiettivi del mercato

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In entrata gli obiettivi primari sono “un grande centroavanti”, parola di Pradè e un paio di centrocampisti di prima fascia, soprattutto un regista al quale mettere in mano la squadra un po’ come era per Arthur. Gli altri giocatori verranno dopo, in base alle cessioni e alle occasioni che ci saranno sul mercato. Molti dei nomi accostati fino ad oggi alla Fiorentina erano poco credibili e sostenibili, oggi si stanno avvicinando dei profili sui quali la società viola farà le sue riflessioni.

Sorloth possibile

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Uno proposto negli ultimi giorni è sicuramente il gigante norvegese Sorloth, 29 anni a dicembre, reduce da una grande stagione al Villareal, giramondo fra Premier, Liga e Bundensliga, i gol li ha sempre fatti. Transfermarkt lo valuta 25 milioni, il Villareal qualcuno di più. A prima vista, per l’età, sarebbe fuori dai parametri della Fiorentina, ma ricordiamoci che certe operazioni possono dare grandi risultati, pensate a Klose o Dzeko, ma anche altri. Non faccio paragoni tecnici con il norvegese, ma a volte l’utilità di certi giocatori diventa un ritorno economico. Non mi fossilizzerei sull’età se il giocatore davvero piace a Palladino. Ma nel taccuino di Pradè c’è anche Lucca, già sondato ai tempi del Pisa. Oggi è un giocatore più maturo dopo l’esperienza all’Ajax e l’anno all’Udinese che lo ha riscattato. E’ un altro centroavanti di struttura, come piacciono al nuovo allenatore.

All’orizzonte resta il greco Pavlidis dell’AZ Alkmaar, seguito da tempo, ma sul quale è piombato il Benfica con la solita rapidità. L’affare non è chiuso, la Fiorentina spera.

A centrocampo?

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Si stanno stringendo le maglie anche attorno al centrocampista. Visto che l’operazione con il Sassuolo è diventata economicamente interessante, potrebbe tornare Maxime Lopez, regista di scorta. L’attenzione di questi giorni però è concentrata soprattutto su un giocatore che in Italia c’è già stato, ma che il Milan non ha voluto riscattare. Parlo del belga Aster Vranckx, 22 anni da compiere, all’europeo ma ieri non ha giocato, un profilo interessante, un mix di centrocampista capace di vedere il gioco, ma anche buon recuperatore di palloni. Può giocare in un centrocampo a due, ma anche davanti alla difesa o interno dei tre. Al Wolfsburg non ha fatto una grande stagione, è cresciuto con il cambio di allenatore, ma per i suoi 22 anni ha personalità e fisico. Al Milan è arrivato troppo presto. Si sta trattando attorno ai dieci milioni e la valutazione è seria, ci sarebbe l’ok dell’allenatore. Questa potrebbe essere un’operazione da portare a casa in tempi abbastanza rapidi.

Per il resto i contatti con i procuratori e gli intermediari continuano incessanti. La Fiorentina ha promesso una squadra ambiziosa e un grande centroavanti. Lasciamoli lavorare con la consapevolezza che certi ruoli non si possono più sbagliare come successo negli ultimi due anni. Aggiungerei che, per quanto mi riguarda, eviterei di ricorrere a situazioni borderline tipo giocatori da recuperare o da rilanciare (Jovic, Mina e non solo) che alla fine hanno portato poco. La squadra che nascerà ha bisogno di certezze, soprattutto nei ruoli chiave, ma questo Pradè lo sa benissimo.

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