L'editoriale

Berardi e Folorunsho per blindare la Champions. La vicenda Bove insegna tanto

Bucchioni Bove
L'editoriale di Enzo Bucchioni per ViolaNews: dalle idee di mercato dei viola al coraggio di Palladino e Bove
Enzo Bucchioni Editorialista 

Trentuno punti in quattordici partite, sono numeri impressionanti. Le proiezioni portano verso quota ottanta, vale a dire zona Champions League, perchè quell’altra parola non la voglio proprio pronunciare.

La Fiorentina continua a stupire per il cinismo, la concretezza del killer, la capacità di vincere le partite con due tiri in porta, la solidità della fase difensiva. E’ un calcio essenziale, ridotto all’osso, ma efficacissimo. Ha funzionato anche contro il Cagliari nonostante tutto quello che è successo, il dramma sfiorato, con l’amico-compagno Bove ancora ricoverato in ospedale.


A questo punto, a poche giornate dalla fine del girone d’andata, la situazione si è consolidata, il fenomeno non è più passeggero e di conseguenza serve una riflessione profonda. C’è la sensazione che viste le difficoltà di alcune grandi (Milan e Roma), il livellamento dei valori e una chimica particolare nello spogliatoio viola, questa possa davvero essere una stagione favorevole e quindi una grande occasione da sfruttare.

Sta passando il treno della Champions: saliamoci  sopra.

Lo dico anche per ricordare gli errori fatti da altre proprietà in situazioni molto simili come quelle del 1999 con Trapattoni in panchina o del 2016 con Paulo Sousa. Anche allora il treno passò, la Fiorentina restò a guardare e le novelle di Ficini o Benalouane si raccontano ancora.

Penso che la situazione e le ambizioni oggi siano ben diverse e come ha detto Rocco Commisso in una recente intervista, se questa squadra andrà rafforzata, il presidente c’è.

Purtroppo poi c’è stato quello che c’è stato e anche se è antipatico dirlo e non avrei mai voluto farlo, ai problemi che già avevamo evidenziato, in più ora c’è la necessità di rimpiazzare un giocatore importantissimo come Bove.

E’ evidente che i reparti da correggere e rafforzare siano due, l’attacco e il centrocampo. E’ altrettanto evidente che la rosa sia da limare per ottimizzare. Sappiamo che a gennaio non è facile, sappiamo tutto, ma sono sicuro che la Fiorentina questa volta darà a Palladino la squadra giusta per la volata finale della seconda parte di stagione. Volete sapere la mia?

Prenderei Berardi e Folorunsho. 

Non andrei a cercare altro perchè Berardi negli ultimi dieci anni è il giocatore più determinante di tutti fra gol e assist (ha segnato una doppietta anche domenica) e sta tornando in buona forma dopo l’infortunio. Con uno così, un creatore di gioco, uno che sposta le difese, posso perfino pensare di poter fare a meno di un vero e proprio vice Kean. Con Berardi a destra fare il centroavanti diventa più facile e all’occorrenza si può utilizzare Kouamè, ma anche Beltran che prima punta non è, ma la può fare come in Argentina. Berardi ha trent’anni? Costa?

In questo momento, quando ci sono obiettivi a portata di mano, certe considerazioni non valgono. E il Sassuolo potrebbe anche essere la società giusta per rilanciare Ikonè (se lui accetta, ovviamente).

Perchè Folorunsho? 

Perchè come Berardi conosce bene il nostro campionato, non ha bisogno di tempi d’attesa e con le sue caratteristiche, gamba, tiro da fuori, fisicità e visione di gioco, può fare bene i movimenti che faceva Bove. L’anno scorso a Verona è stato eccezionale, fino a conquistare la nazionale. E il Napoli cerca un difensore, Quarta non piace a Conte? Non lo so. Proverei a chiedere, vedi mai.

E comunque, al di là di queste operazioni possibili, per me c’è da limare pure la rosa per dare all’allenatore diciotto giocatori complessivamente più forti di questi, ma non tanti di più. Palladino non ruota, ha la sua squadra-base, alla lunga con troppi giocatori da gestire può essere un problema. Non so se Biraghi è tranquillo, ma anche Moreno lo manderei a giocare visto che arriva Valentini e Pongracic prima o poi sarà pronto. Ma se dovesse capitare l’occasione, al di là del discorso Berardi, uno come Ikonè dovrebbe cambiare aria. Sarebbe meglio anche per lui. Ovviamente andrebbe sostituito.

Non stravolgimenti, ma aggiustamenti per dare maggiori certezze all’allenatore nella seconda parte dell’anno quando arriva la stanchezza e la panchina diventa un valore più grande.

A questo proposito non so cosa stia succedendo a Kayode. E’ un 2004, se non gioca e si intristisce, se l’allenatore non lo vede e non lo tiene vivo neppure nelle sostituzioni, forse è meglio mandarlo in prestito per sostituirlo con qualche altro più esperto quindi forse più adatto ai meccanismi delle seconde linee.

Ma Palladino ha dimostrato di saper gestire bene, fra bastone e carota, e se trova pure il coraggio di tenere fuori uno come Kean che nessuno toglierebbe mai, ha il gruppo in mano. Non vuole vedere allenamenti sbagliati. O superficialità. E non ci sono sconti per nessuno negli orari e nel rispetto delle disposizioni. Ma arrivano anche i premi quando è soddisfatto e lo sappiamo bene. Evidentemente da uno come Kean si aspetta sempre il massimo. Giusto così.

Credo invece che Beltran stia diventando un soldatino di Palladino. Con il Cagliari ha affidato all’argentino molto di quello che faceva Bove e le risposte ci sono state. Gran lavoro in fase difensiva, centrocampista aggiunto, posizione da esterno nel 4-4-1-1, ripiegamenti, ma anche attacco alla profondità e l’assist per Cataldi. Un giocatore nuovo.

Ho parlato di mercato, di Berardi e Folorunsho, ma c’è un altro giocatore che potremmo considerare un nuovo acquisto: Gudmundsson. E’ evidente che sia indietro di condizione fisica e non potrebbe essere altrimenti. In estate s’è allenato poco e male fra trasferimento e processo. Poi un infortunio e quando sembrava pronto, il problema muscolare serio di Lecce. Il vero Gudmundsson lo aspetto per gennaio, potrebbe essere un altro elemento in grado di fare la differenza.

Chiudo con Bove. E’ straordinaria la forza del gruppo viola, questa vicenda umana ha fatto capire fino in fondo il perché di certe cose e di certi risultati: sono tutti ragazzi di grande valore. C’è sintonia, c’è affetto, vicinanza, empatia. C’è tutto.

Non so se Bove tornerà a giocare, non voglio fare previsioni, azzardare sentenze o fare ipotesi, non siamo a parlare di calcio o di calciomercato. Ho visto troppi giornalisti cardiologi, forse mancano soltanto di rispetto. Abbiamo capito tutti cosa è successo e sappiamo (purtroppo) cosa probabilmente succederà, serve “sfrugugliare”? Per aggiungere cosa? Aspettiamo i medici che lo hanno in cura e che hanno visto tutti gli esami, la vita credo conti più del pallone. O mi sbaglio? Intanto oggi a Careggi gli è stato impiantato il defibrillatore.

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