Benvenuti al San Pietro show. E il Verona si mangia le mani come… la Lazio

Le mani su tre punti d’oro. E anche insperati per come si era messa la gara col Verona fino al gol di Beltran. A proposito di mani. Impossibile non pensare a quelle di Terracciano, in versione San Pietro e Superman allo stesso tempo. Se la Fiorentina ha conquistato una vittoria che la proietta in piena zona Champions League, gran parte del merito è da attribuire al portiere. Sono state minimo quattro le parate fondamentali che hanno tenuto in piedi i ragazzi di Vincenzo Italiano, protagonisti di una prova rivedibile (per usare un eufemismo), specialmente nel primo tempo. A cominciare da quella sul rigore fallito da Djuric dopo nemmeno cinque minuti dal calcio d’inizio. In caso di svantaggio, la Fiorentina avrebbe dovuto faticare il doppio per rimettere la partita sui binari giusti. 

Insomma: il Verona si mangia le mani. Così come se l’era mangiate la Lazio. In tanti potrebbero chiedersi: cosa c’entra l’Hellas con la formazione capitolina? 8 febbraio 2009: allo stadio Franchi va in scena il Sebastian Frey show. I biancocelesti, allenati dal futuro gigliato Delio Rossi, dominano dall’inizio alla fine. Il francese, però, erge un muro mettendo a referto più di venti parate. Spettacolari quelle a tu per tu con Pandev e Zarate. “Questo è un portiere incredibile, altro che Buffon. Tutte a noi ci capitano”: parole di Guido De Angelis, giornalista-tifoso della Lazio, durante la telecronaca faziosa. E si sa che, se non la butti dentro, la beffa può arrivare da un momento all’altro. Quattordici anni fa fu Gilardino, al 90’, a mandare in delirio il Franchi. Oggi è toccato a Beltran. Vittoria sporca, di “corto muso”, ma non importa. Sempre tre punti sono. Perché così è più bello vincere.

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