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Atene riassunto della stagione: è questa la “vera Fiorentina” di Palladino

Panathinaikos-Fiorentina
Giunti a marzo, inutile illudersi: la Fiorentina è inaffidabile, ha qualche sprazzo positivo in mezzo a tante difficoltà. E il dato dei secondi tempi è inquietante
Simone Bargellini Vice direttore 

Se qualcuno non avesse ancora capito cosa sia la Fiorentina di questa stagione, la partita di ieri contro il Panathinaikos può essere considerata un piccolo "bignami". Se ci pensate, sembra tutta una grande metafora tra i 90' di Atene e l'intera stagione 2024/25. Un inizio terrificante (proprio come le sfide di agosto con Puskas, Venezia, Monza) poi un exploit importante, ad illudere tutti che sia venuta fuori la "vera Fiorentina". A seguire una serie di cose brutte e incomprensibili, nel secondo tempo di ieri così come negli ultimi tre mesi di stagione.

Siamo questi

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Insomma, giunti ormai a marzo, è complicato aspettarsi che la Fiorentina di Palladino possa cambiare più di tanto. E' una squadra inaffidabile che naviga a vista, che riesce ad emergere in qualche frangente grazie soprattutto ai singoli, ma che alla lunga resta impantanata nelle sue difficoltà. E se per battere un modesto Panathinaikos non basta giocare 30' su 90', allo stesso modo non possono bastare alcune vittorie (quante ne contate di realmente convincenti?) per salvare una stagione che sta precipitando verso il peggio. Niente è ancora compromesso, sia in vista del ritorno di Conference che nella corsa all'Europa dal campionato, ma servirebbe altro, qualcosa di diverso: quante probabilità ci sono che possa manifestarsi all'improvviso a marzo?


10 indizi quante prove fanno?

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Tra i tanti problemi palesati dalla Fiorentina (tralasciando le tante scelte discutibili di Palladino), c'è un dato che si fa sempre più emblematico: il calo dei viola nel secondo tempo. Non che i primi tempi, ormai da tempo, siano straordinari ma almeno si vede qualche barlume, qualche gol, qualche momento. Nella ripresa il nulla, spesso e volentieri. Pensate che nelle ultime 15 partite ufficiali, ben 10 volte - tra cui ieri - la Fiorentina ha "perso" nel secondo parziale, ovvero ha subito gol e non ne ha segnati (in nessuna di queste 10). Nelle altre 5 occasioni è andata in crescendo nella ripresa in due sole occasioni (nel recupero con l'Inter e nell'ultima del girone Conference col Guimaraes, grazie al gol di Mandragora nel finale) mentre 3 volte ha ottenuto un parziale di parità lasciando immutato il computo maturato nel primo tempo. In totale negli ultimi 15 secondi tempi disputati, la Fiorentina ha segnato 6 gol (di cui 3 in una sola partita, contro l'Inter al Franchi) subendone ben 14. Superfluo aggiungere altro.

Palladino