Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

L'editoriale

Arthur è il centrocampista più adatto per Italiano. Per l’attaccante è presto

Arthur è il centrocampista più adatto per Italiano. Per l’attaccante è presto - immagine 1
Dal capitolo Arthur al nodo attaccante: i pensieri di Bucchioni sul mercato della Fiorentina
Enzo Bucchioni Editorialista 

Arthur Melo è un nuovo giocatore della Fiorentina. A questo punto potremmo anche sbilanciarci e dire assolutamente sì perchè quando un allenatore dice pubblicamente “piace a tutti”, vuol dire che in pratica è fatta.

Vincenzo Italiano è stato sincero, non ha risposto a Vanessa Leonardi con il classico “non parlo di mercato”, oppure “parlo solo dei miei giocatori”, ma non solo ha ammesso la trattativa, ma ha pure espresso il suo totale gradimento. Anzi, la gioia.


Dunque, ci siamo. Nelle ultime ore la Juventus ha ottenuto quello che voleva, cioè il prolungamento del contratto fino al 2026 per tenere comunque il giocatore pagato 78 milioni nelle sue mani, e si è poi passati a discutere tutti i temi riguardanti il prestito alla Fiorentina che è già stato accettato anche dal giocatore.

Come ben sappiamo, oggi stilare un contratto è un‘impresa, fra cavilli e controcavilli.

In linea di massima la Fiorentina dovrebbe pagare la metà dello stipendio, circa due milioni e mezzo, dopo il prestito annuale avere un’opzione di acquisto in base a certi parametri, con il prezzo fissato a seconda del rendimento, con recompra per la Juve, una quota per la rivendita, tutte cose da quantificare e sottolineare insieme ad altri bonus vari per il giocatore.

Perchè la Fiorentina non annuncia?

Principalmente perchè, come detto, si sta ancora lavorando su tutta la burocrazia, chiamiamola così, e poi anche perchè si sta aspettando l’uscita di Amrabat. Non perchè i due affari siano collegati, il marocchino comunque andrà via, ma per una logica tempistica nelle strategie di mercato.

Per me, e mi sbilancio come faccio sempre, il giocatore è forte. Lo conosco da tempo, lo dico per questo. E’ un centrocampista con le caratteristiche più adatte al calcio di Italiano, come era adatto al suo primo Barcellona e alla Juve di Sarri che l’ha fatto acquistare. Non si può esprimere bene nel calcio di Allegri o in quello di Klopp dove ha faticato e non poco complice anche un infortunio.

Arthur è un centrocampista-palleggiatore, il classico giocatore al centro del gioco, davanti alla difesa, capace di dare i tempi, di essere il punto di riferimento e in grado di far girare velocemente la palla per la sua grande proprietà di palleggio. Ha bisogno di una squadra che sa stare compatta, che si muove senza palla per suggerire soluzioni. Non è velocissimo, ma è veloce di testa e il piede è top. Se invece gli spazi si allargano non ha la giusta fisicità e rapidità, non è da lancio lungo.

L’ho visto anche essere molto efficace nel recupero palla con i giusti tempi del pressing e l’aggressione del pallone. Se volete si torna al regista, è più vicino a Torreira che a Amrabat, e pur restando nel calcio fluido di Italiano, mi sembra più da 4-3-3, vertice basso, che da 4-2-3-1 dove comunque può giocare. E’ brasiliano e i centrocampisti brasiliani sono abituati ai cambi posizione.

Sento scetticismo e non solo dei soliti che parlano per destabilizzare e disturbare il manovratore oppure perchè hanno visto Arthur giocare solo due o tre volte, ma rispondete a questa domanda: alza la qualità, l’esperienza e la personalità? Non ho dubbi.

Non ha praticamente giocato negli ultimi due anni per scelte sbagliate delle società che l’hanno preso, perchè s’è sentito messo da parte e un giocatore così importante (venti gare nel Brasile) ha finito per abbattersi.

E’ da riattivare fisicamente, ovvio. Gli andranno date le chiavi del gioco per responsabilizzarlo, ma Italiano lo sa e il giocatore ha voluto la Fiorentina anche perchè ha voglia di rilanciarsi e ritiene il gioco viola l’ideale per le sue caratteristiche, a 27 anni ha tanto da dare davanti a sè.

Molti temono uno Jovic-bis, ma il carattere è completamente diverso, Arthur ha grande grinta e gioca con il sorriso. Andrà solo rimesso in moto. Proprio per questo si cerca di chiudere l’operazione prima possibile.

E comunque ricordo che un anno fa c‘era Maleh, consolatevi.

In attesa dell’ufficialità diciamo come sempre che i contratti vanno depositati, però davvero qui dovrebbero insorgere cose imprevedibili e impreviste A chi piace Arthur, comunque tocchi ferro.

Per il resto molto attendismo. De Zerbi si aspettava già chiuso l’affare Igor, ma ci siamo. Lo stesso vale per Terzic. In entrata c’è la proposta di un intermediario che ha l’incarico di trattare il prestito di Casadei del Chelsea. Il giovane centrocampista protagonista nei recenti mondiali (2003) ex Inter, potrebbe diventare un affare, la Fiorentina ci sta ragionando su, magari cautelandosi meglio rispetto alla vicenda Salah di otto anni fa.

CAPITOLO ATTACCO

—  

Per l’attaccante non è il momento di affondare. Nzola è sempre fra le “figurine”, ma non solo lui.

Di nuovo, diciamolo, c’è uno Jovic diverso e ha fatto bene Italiano a sottolinearlo. Si allena con gioia, sta bene fisicamente. L’allenatore sta guardando i progressi con attenzione, poi arriveranno i tempi delle decisioni, per lui e per diversi altri, ma dal ritiro arrivano ottime indicazioni pr tutti. Sarà l’aria nuova e lo straordinaria location del Viola Park, ma le energie non mancano.

Stanno tornando anche i nazionali. Non Amrabat. Il marocchino ha avuto cinque giorni di permesso in più, ora si parla dell’arrivo alla fine della prossima settimana. Ha cose urgenti da fare, questa è la versione ufficiale, ma è chiaro come si stia aspettando che si accordi con una delle società con le quali tratta. Ha già salutato i compagni a giugno, sarebbe antipatico riaggregarlo ora, magari per pochi giorni. Così è evidente che si cerchino soluzioni-ponte in tempi dilatati.

Dalla Premier raccontano che nel fine settimana si dovrebbe chiudere l’accordo con lo United, società gradita da Amrabat dopo il no al West Ham, e così l’entourage del giocatore avrebbe l’impegno economico da portare alla Fiorentina per liberare il giocatore. E’ da un mese che si dice, i tempi sono maturi.

Stasera, intanto, ci sarà la prima amichevole vera contro il Parma e se tutto funziona nel ritiro, c’è invece il grande rammarico per non poter fare entrare i tifosi. La Fiorentina, i giovatori, Italiano, avrebbero voluto da subito la spinta e l’energia dei tifosi, è un grande dolore. Una mancanza vera.

Non c’è l’agibilità, la Fiorentina stasera non potrà giocare neppure a porte chiuse in uno dei due mini stadi. La commissione che deve dare l’ok intanto ha fatto slittare dal 20 al 27 la prossima riunionre.

E’ evidente che ci siano state falle e ritardi, compartecipazioni di responsabilità, anche da chi avrebbe dovuto pretendere accordi certi con la commissione, compresa dl direzione dei lavori. Ora si discute su una recinzione che qualcuno vorrebbe a 2,5 metri, per altri va bene a due metri come è stata già realizzata con la barriera verde. Ordinaria burocrazia, in Italia non c’è l’abitudine a correre, a fare le cose in fretta. Si sposta in avanti, si vedrà, si ostacola, un altro brutto momento.

Per non riparlare del Padovani, l’amministrazione ha ammesso in consiglio comunale di non avere ancora niente di certo e di scritto da mostrare, men che meno progetti e soldi, solite idee e parole, tutto è rimandato. Ma di cosa parliamo? La Fiorentina potrebbe averne bisogno da gennaio, anche se ancora ieri Joe Barone ha ribadito la volontà di continuare a giocare al Franchi, anche in presenza di eventuali lavori. Caos su caos.

Nardella è anche sfortunato. Pochi giorni dopo aver detto che comunque Firenze è più avanti di Milano e Roma per la vicenda stadi, ecco che la Fifa mette Milano fra le papabili per la finale Champions. Forse il sindaco aveva dimenticato che a Milano c’è comunque uno straordinario Meazza, a Firenze parlano della scuola marescialli…Roba da tornei aziendali. E, credetemi, non si tratta di politica, ma di uomini…

tutte le notizie di