Prima Amrabat senza Arthur, poi viceversa. Il marocchino e il brasiliano hanno vissuto delle sliding doors a Firenze. Che sia giunto il momento della…A2? Vedremo se e come la situazione evolverà nei prossimi giorni. Anche perché la permanenza dell’ex Verona in riva all'Arno è tutt’altro che sicura.
Lasciando un attimo il mercato in secondo piano, la domanda che ci poniamo in quest’analisi è la seguente: la coppia di centrocampo Arthur-Ambarat sarebbe ben assortita? Chi scrive pensa di sì. Il primo non è Pirlo, ma il tocco di palla e la visione di gioco non gli mancano di certo. Sarebbe lui l’architetto della Fiorentina, col compito - esattamente come faceva il campione del mondo 2006 - di farsi dare il pallone dai difensori per poi smistarlo. Aspetti, questi, sui quali Amrabat ha evidenziato più di una lacuna, a partire dai troppi tocchi alla sfera in fase di costruzione del gioco con susseguente rallentamento della manovra. Sofyan sarebbe la spalla di Arthur. O meglio: il guardaspalle deputato a proteggerlo e a recuperare palloni. Un po’ come faceva nel Verona in tandem con Miguel Veloso. Insomma: una sorta di mastino “equilibratore”. La Fiorentina potrebbe trarne giovamento.
Voi cosa ne pensate? “S’apra il dibattito”.
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