Sarebbe stato interessantissimo, domenica alle 15, assistere alla sfida nella sfida fra il giocatore con più km a partita percorsi in media in Serie A, Morten Thorsby della Sampdoria con 11,595, e Sofyan Amrabat, che in quella speciale classifica occupa un buon tredicesimo posto. Stiamo parlando di due giocatori dal moto perpetuo, molto apprezzati dai rispettivi tecnici per il lavoro che sanno svolgere anche senza la palla, dando equilibrio e ordine (parola molto cara a Prandelli) allo schieramento. E invece, come ahinoi ben sappiamo, il marocchino è squalificato dopo la quinta sanzione rimediata contro l'Inter e non sarà della partita. Chi per sostituirlo? Dopo la cessione di Duncan, le carte che la Fiorentina può giocare sono tre, vediamole brevemente.
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Amrabat squalificato, Pulgar col muso: con la Samp chi farà legna?
Un problema da risolvere per Prandelli
Sostituto naturale? Eppure...
Ci sarebbe Erick Pulgar, che questo ruolo l'ha coperto molto spesso in passato. Però, c'è un però. Prandelli ci ha fatto capire venerdì scorso che qualcosa non va con il cileno, che sta attraversando un momento non facile a livello psicologico. Ancora una volta, ci tornano utili i dati della Serie A: nella classifica che Thorsby guida, Pulgar occupa addirittura la casella numero 283, con circa tre km in meno per gara rispetto al danese. Numeri che stridono molto con quelli della passata stagione, che ci restituivano almeno un centrocampista dinamico e con una velocità di punta sorprendentemente alta. Questo stato d'animo è senz'altro dovuto al ritardo nella preparazione a causa del Covid contratto ad agosto, di conseguenza al minore impiego e ancora di conseguenza alle voci di mercato che si sono susseguite fino all'ultimo. Insomma, in linea teorica la scelta più logica per sostituire Amrabat sarebbe Pulgar, ma ci sono dei fattori non fisici che potrebbero indurre Prandelli a puntare su una delle altre due alternative.
Borja come con l'Inter? Con compiti molto severi per tutti
Contro i nerazzurri Borja Valero ha vinto il ballottaggio con Pulgar, ma ha fatto quasi da appoggio a Vlahovic, cosa che ha alleggerito il carico di lavoro che gli si richiedeva. Del resto, Borja percorre in media poco più di cinque km a partita, meno della metà dell'ormai famigerato Thorsby. Chiedergli di fare quello che fa Amrabat sembra difficile, semmai si può cambiare un po' l'atteggiamento di Bonaventura e Castrovilli, che hanno più benzina in corpo, ma che così facendo peggio supporterebbero la manovra offensiva. Se Pulgar non desse adeguate garanzie, però, questa sembrerebbe l'unica soluzione percorribile.
Un cambio di modulo. Ma le ultime volte non è andata benissimo...
Passare dal centrocampo a tre a quello a due riporta alla mente la disfatta di Napoli. E' una possibilità, ma anch'essa dipende dalle condizioni psico-fisiche di Pulgar, l'unico, in assenza di Amrabat, a poter sopportare in teoria una mediana come quella vista per esempio a Milano contro il Milan. Un 4-4-2 con Castrovilli a sinistra e Callejon a destra toglierebbe alla difesa le certezze dello schieramento a tre, un 3-4-2-1 come quello del Maradona invece esporrebbe la detta linea a tre a qualche folata in più. Certo la Sampdoria non ha il potenziale offensivo del Napoli, e allora forse si può ripensarci, con Ribery e Bonaventura a supportare Vlahovic. Ma questa squadra saprà cambiare pelle in un momento in cui servono così tanto i punti?
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