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Anche Igor in partenza
—Un altro giocatore che condiziona e non poco è Igor, che come Amrabat ha chiesto di essere ceduto. Dove andrà? La Fiorentina ha fissato il prezzo attorno ai quindici milioni, con il difensore che piace molto in Premier. Non ci sono altre trattative, ma l’offerta troppo bassa del Fulham è stata rimandata al mittente.
Ovviamente la Fiorentina, ma soprattutto Italiano, spera di chiudere queste due uscite prima dell’inizio del raduno previsto del dodici luglio. Amrabat avrà un supplemento di vacanze per gli impegni con il Marocco, ma in entrambi i casi è auspicabile non iniziare la preparazione, non portare nello spogliatoio uno scontento o gente con la valigia in mano, che inevitabilmente finirebbero per incidere su quell’armonia e coesione che l’anno scorso è stata una forza del gruppo viola.
Le altre situazioni di mercato
—La speranza è quella di chiudere entro pochi giorni, in uscita sono questi i casi più urgenti, ma entrambi i giocatori sanno che la Fiorentina difficilmente scenderà dal prezzo fissato: i procuratori sono avvertiti. Più facile cedere Duncan, magari in qualche contropartita, o piazzare Sottil in prestito o con diritto di recompra, o Terzic, gli altri tre nel taccuino dei possibili partenti. Con Venuti e Saponara la storia è già chiusa.
Le operazioni di sfoltimento sono importanti, perché tasselli di una strategia più ampia che deve poi portare al rafforzamento. E’ inevitabile, poi, pensare anche all’uscita di qualche portiere tipo Cerofolini in prestito per giocare o magari di uno dei due giovani della Primavera in ascesa. Sirigu ha già chiuso la sua sfortunata parentesi. L’idea è di prendere un nome nuovo (Audero cresce), Terracciano resta, andrà scelto anche un terzo elemento, probabilmente uno dei due giovani.
Sì, va beh, ma chi si compra?
—La Fiorentina è indubbiamente brava a tenere nascosti gli obiettivi, ma sta lavorando molto sull’attaccante, in attesa delle uscite. Giorni di stallo, di offerte fatte, ma anche di trattative da far decollare. La sensazione è che per l’inizio del ritiro possa essere presentato un acquisto. Dia? Nzola?
Situazione Viola Park
—Il tutto con i lavori del Viola Park che necessitano della spinta finale per avere i campi e la struttura di base pronta per il ritiro. Anche ieri Joe Barone era a Bagno a Ripoli a controllare come stanno procedendo le rifiniture in un cantiere che lavora giorno e notte. Comunque i Campini restano viola per un altro paio di mesi e se ci fossero necessità il paracadute e la possibilità di lavorare tranquilli ci sono comunque.
Capitolo Franchi
—A proposito di strutture, il finanziamento dell’area veneziana bocciata dall’Europa deciso dal governo per una quota parte, circa un terzo, ha alzato il livello politico della polemica. Perché Firenze no? Mi sembra un’altra volta un modo per mascherare la realtà e gli errori, tant’è che Nardella lo sa e non s’è esposto mandando avanti il suo fidato assessore allo sport. Il governo non finanzia lo stadio di Venezia pagato da privati, ma l’area attorno, quasi tutta verde e piena di altre strutture sportive. Anzi è stata pretesa la cancellazione dell’area commerciale e di altri annessi a scopo economico. Ma ormai a Firenze si è scelta la testa bassa, il soli contro tutti, e questo atteggiamento di Nardella sta complicando di fatto una vicenda che non vede sbocchi, con le spese pubbliche che aumentano, affidata ora anche alle carte bollate. Con la Fiorentina che continua a non sapere cosa dovrà fare del suo futuro.
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