Il giornalista e voce di Radio Kiss KissCarlo Alvino, vicino alle dinamiche della squadra di De Laurentiis, ha espresso in esclusiva per Violanews il suo pensiero su Kevin Malcuit. L'esterno destro del Napoli è ad un passodal vestire la maglia della Fiorentina.
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Alvino a VN: “Malcuit perfetto per la Fiorentina, con Prandelli può esaltarsi. Ve lo racconto”
Il parere del noto giornalista sul laterale: "Professionista esemplare, è stato sfortunato. Era un pallino di Ancelotti"
Signor Alvino, che giocatore è Kevin Malcuit? Cosa è andato storto nell'avventura partenopea
Malcuit è un laterale di buon livello. Cosa che non molti sanno, il ragazzo è un serissimo professionista. Sempre tra i primi ad arrivare a Castel Volturno per gli allenamenti ed ultimo ad andare via. Nonostante lo scarso utilizzo, da parte sua non è mai arrivato un segno di insofferenza o una parola di troppo. La sua avventura al Napoli non è decollata a causa di un brutto infortunio al ginocchio (rimediato nell'ottobre del 2019). È stato sfortunato, rimanendo bloccato ai box per troppo tempo ha perso il treno. Il ragazzo era ben visto soprattutto da Carlo Ancelotti, un bel biglietto da visita. Con il tecnico di Reggiolo era lui il titolare.
Quali i punti di forza e quali invece gli aspetti in cui il calciatore è più carente?
Sicuramente si distingue per la velocità e la fisicità. Credo si possa far apprezzare soprattutto per queste caratteristiche. A dispetto di un fisico che non sembra quello di un corazziere, possiede una rara esplosività. In questo, se recupera la forma migliore, è capace di far la differenza con le sue percussioni. Invece, per quello che si chiede ad un laterale a tutto campo, può e deve migliorare nella fase difensiva. Provenendo da una scuola calcistica che non è quella italiana qualche limite lo ha palesato in quel frangente.
Può essere il giocatore giusto per il 3-5-2 della Fiorentina?
Per me è il giocatore ideale per la Fiorentina. In questo momento nel 3-5-2 di Prandelli può mettere in mostra tutte le sue caratteristiche migliori. Questo schieramento toglie al ragazzo il peso di dover difendere con estrema attenzione, tipico di una difesa a quattro. Liberandolo da quell'ossessione difensiva è un calciatore capace di rinascere. Il francese, sul quale il Napoli aveva investito pesantemente, ancora non ha dato tutto quello che poteva al campionato italiano.
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