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Agroppi a VN: “Prandelli non dormirà più la notte, non era il momento di tornare. Commisso è troppo lontano”

L'ex allenatore viola commenta in esclusiva per noi il difficile periodo che sta attraversando la Fiorentina

Vincenzo Pennisi

Il momento nero della Fiorentina prosegue e la classifica fa seriamente paura. Un mercato insufficiente e un cambio di allenatore che non ha apportato nell'immediato dei grandi cambiamenti. Aldo Agroppi, storico ex allenatore della Fiorentina nel 1985-1986 e poi con un secondo mandato nel tragico 1992-93, ha analizzato in esclusiva per ViolaNews la preoccupante situazione di casa gigliata:

Mister, quale pensa che sia la principale causa di questo duro momento?

La Fiorentina è in difficoltà perché non ha un attaccante, il reparto offensivo è il più importante ed è stato sottovalutato, non è possibile che il capocannoniere sia Castrovilli. Senza gol non si vincono le partite Inoltre la società paga l'assenza di Commisso, un club va gestito da vicino e l'America non lo è...

Anche il ritorno di Prandelli non sembra aver cambiato la situazione...

L'allenatore non può fare magie e miracoli, cambia poco avere Iachini (l'opinione di Agroppi su Beppe) o Prandelli. Quando Cesare ha accettato ha dato retta al cuore ma probabilmente neanche lui si aspettava di incontrare questa difficoltà. Mi sono chiesto più volte perché sia tornato, adesso non ci dorme più la notte. Questa squadra non è quella che Prandelli allenava 10 anni fa, è una rosa modesta che a gennaio deve essere rinforzata con almeno 2-3 giocatori.

Quanto è grande il rischio di retrocedere?

Non si può ancora quantificare, aspettiamo di vedere come la società andrà ad operare sul mercato. Mettiamo anche che Prandelli sia nettamente meglio di Iachini, i risultati però sono dettati dai giocatori e certi problemi non sono risolvibili se non con degli acquisti importanti. Per Cesare non era il momento di tornare, il suo è stato un gesto di amore e passione.

Chiesa è stato sostituito degnamente secondo lei?

Non era più il caso di tenerlo, quando c'è un grande club che ti corteggia rimani condizionato. Ha fatto bene ad andare alla Juventus ed è inutile contestarlo, non capisco certi tifosi.

Questa Fiorentina ha delle somiglianze con la sua...

Anche io arrivai in un momento non facile e non avevo attaccanti, un po' come la Fiorentina di oggi. Alla fine, nonostante mille problemi, siamo arrivati quarti che oggi vorrebbe dire andare in Champions. Nassi aveva anche acquistato Van Basten, poi non se ne fece più niente. Nella mia seconda esperienza sulla panchina viola ho fatto lo stesso errore che ha fatto ora Prandelli, ritornare a Firenze. C'erano dei problemi che non potevo risolvere da solo. Nella prima versione avevo Nassi, Pontello e una grande squadra, tutto era più facile.

Adesso cosa si può fare per tentare di aggiustare la situazione?

Prandelli dovrà essere convincente nel farsi acquistare alcuni giocatori, altrimenti la situazione potrebbe degenerare ulteriormente. 

 BERGAMO, ITALY - DECEMBER 13: Cesare Prandelli, Head Coach of ACF Fiorentina looks on prior to the Serie A match between Atalanta BC and ACF Fiorentina at Gewiss Stadium on December 13, 2020 in Bergamo, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)