- Squadra
- Nazionali
- Calciomercato
- Statistiche
- Coppa Italia
- Social
- Comparazione Quote
- Redazione
esclusive
FLORENCE, ITALY - APRIL 27: Jacine Adli of ACF Fiorentina reacts after against goal during the Serie A match between Fiorentina and Empoli at Stadio Artemio Franchi on April 27, 2025 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Tre mesi (e un giorno) dopo Lazio-Fiorentina del 26 gennaio, quella contro l'Empoli è la grande chance per rivedere dal 1' in campionato Yacine Adli. Il franco-tunisino si era rivisto da titolare nella gara d'andata in Slovenia contro il Celje, ma dopo i problemi alla caviglia e il passaggio definitivo al centrocampo a tre da parte di Palladino è letteralmente sparito dai radar. Mandragora-Cataldi-Fagioli è diventato da un paio di mesi un mantra del tecnico viola, frutto anche di una condizione mai ritrovata dell'ex Milan che dalla sfida dell'Olimpico ha racimolato in Serie A neanche una cinquantina di minuti.
Adesso però c'è bisogno anche di lui. Le ultime settimane hanno riportato alle cronache le vicende giudiziarie di Nicolò Fagioli e il caso-scommesse in cui era finito la scorsa stagione per cui aveva scontato sette mesi di squalifica. Il centrocampista scuola Juve ha sofferto, si è visto chiaramente, a livello psicologico l'essere tornato al centro di vicende spiacevoli e dopo alcune prestazioni da stropicciarsi gli occhi il suo rendimento è calato vistosamente. E' arrivato dunque per lui, il momento di una pausa.
Data per scontata la panchina di Fagioli, nel toto formazione di oggi contro l'Empoli il ballottaggio per il terzo posto in mediana era tra Adli e Richardson. Il marocchino nelle ultime uscite (sempre a gara in corso) è sembrato in crescita, ma la prima parte di stagione di Yacine non può essere evaporata nel nulla: per dimostrarlo di nuovo serve una risposta sul campo. I suoi tre gol e tre assist avevano trascinato la Fiorentina nella prima parte della stagione, rendendolo uno degli intoccabili in quel filotto clamoroso di otto vittorie consecutive. Poi i fastidi alla caviglia lo hanno mandato k.o., mettendolo progressivamente ai margini delle gerarchie di Palladino e di conseguenza (quasi) azzerando le chance di riscatto dal Milan. Oggi, più che mai, c'era bisogno di una scossa e scossa è stata: gol e assist nella prima mezz'ora con un inserimento ad aprire le marcature e un cross perfetto per la rovesciata di Mandragora. LA CRONACA LIVE
© RIPRODUZIONE RISERVATA