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COMO, ITALY - NOVEMBER 24: Yacine Adli of ACF Fiorentina celebrates after scoring their team's first goal during the Serie A match between Como 1907 and ACF Fiorentina at Stadio G. Sinigaglia on November 24, 2024 in Como, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Lo chiamano “il pianista”. Non sta sull’oceano, ma a Firenze. Né tanto meno è una leggenda, dal film di Giuseppe Tornatore con Tim Roth. Yacine Adli c’è e si sente. Esiste. Eccome se esiste. Il francese si è preso la copertina (con Kean, ma questa non è una notizia) della vittoria della Fiorentina contro il Como. Perché il suo gol ha sbloccato una partita uggiosa e appiccicosa, non giocata al meglio dalla squadra di Palladino nell’arco degli oltre novanta minuti. Ma, proprio per questo motivo, i tre punti sono ancora più belli e gustosi. Un successo sporco, al pari di quello conquistato contro il Torino.
Tornando ad Adli, è proprio il caso di dirlo: grazie Milan. Fonseca se n’è disfatto senza batter ciglio. “Mi piace, ma avrebbe giocato poco” disse il tecnico rossonero alla vigilia della sfida di Firenze, segnata - guarda caso - dalla rete del pianista per il classico gol dell’ex. La Fiorentina ringrazia perché non c’è dubbio che l’affare, ad oggi, l’abbia fatto lei, pronta infatti a riscattare il francese.
Yacine non è né Pirlo né Rui Costa (ma quelli erano fenomeni), ma un ottimo calciatore certamente sì. A Firenze ha trovato la sua dimensione e della Fiorentina è il geometra che dà il via all’azione, oltreché, a volte, a concluderla. Come successo, considerando solo il campionato, contro Milan e Como. Due gol diversi, ma di altissima qualità. E di qualità, Adli, ne ha da vendere. Tra le sue caratteristiche c’è quella di farsi dare il pallone dai difensori per poi smistarlo. Chi ha giocato a calcio sa quanto sia importante avere in rosa un centrocampista bravo a dirigere il traffico e non a nascondersi alle spalle degli avversari in fase di costruzione dell’azione. Esattamente ciò che sta succedendo al Milan dove né Fofana, né Reijnders, né tanto meno Loftus-Cheek si abbassano sulla linea di difesa per dare il là alla manovra. L’unico è Bennacer, ma è ancora infortunato. Anche per questo aspetto tattico l’affare, come scritto sopra, l’ha fatto la Fiorentina. Palladino si coccola, giustamente, il suo pianista che tenterà di suonare l’ottava sinfonia domenica prossima nel “derby” contro l’Inter. E non chiamatelo scarto.
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