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Che Abbaglio!

Abbagli Mondiali e l’avvertimento di Corvino: non è tutto oro quello che luccica

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Liverpool, ascolta Corvino e non ripetere l'errore fatto con Origi. Oppure guarda l'Inter, loro ne sanno qualcosa di abbagli Mondiali

Giovanni Zecchi

Si è concluso in semifinale il percorso di Sofyan Amrabat che, con la sconfitta del suo Marocco per 2 reti a 0 contro la Francia, abbandona la possibilità di giocare la finale. Il centrocampista viola è uno dei giocatori di cui si parla di più nelle ultime settimane. Il suo modo di giocare ha stupito tutti, big europee in primis che stanno preparando l'assalto alle porte della Fiorentina. Il suo futuro verrà deciso in seguito, ma è giusto chiedersi se ne vale davvero la pena.  Pantaleo Corvino, esperto uomo di mercato, ha usato il termine "abbaglio" per riferirsi agli acquisti di giocatori dopo un Mondiale positivo.In effetti, il noto torneo è composto da sole sette gare e giudicare un giocatore subito potrebbe risultare rischioso. Vediamo i casi in cui il Mondiale e non solo, ingannò le squadre europee e chissà, potrebbe essere un rischio che permetterebbe alla Fiorentina di dormire sogni tranquilli.

Chiedere all'Inter

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Qui non si tratta di Mondiali, ma poco cambia. L'Inter è una delle squadre che ha spesso puntato sulle sorprese dei tornei tra nazionali. Spesso, però, il risultato è stato negativo. Il primo esempio è quello di Diego Forlan. Attaccante uruguaiano, vince la Coppa America nel 2011 con la sua nazionale e i neroazzurri se ne innamorano. Così, la cessione di Eto'o porta i soldi necessari per convincere l'Atletico Madrid. La sua esperienza a Milano sarà disastrosa e dopo una sola stagione lascia subito l'Italia. Non si fermano qui i casi in casa Inter. Quello più recente riguarda Joao Mario. Nel 2016 vince l'Europeo con il suo Portogallo e si candida come miglior centrocampista del panorama europeo. La concorrenza è folta, ma l'Inter lo strappa allo Sporting Lisbona per 45 milioni. Arriva a San Siro tra gli applausi, lo lascia in mezzo ai fischi.

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Due casi europei

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Il Mondiale del 2014 in Brasile ha lasciato strascichi importanti da questo punto di vista. Due sono i casi più eclatanti. Il primo è quello di Origi, oggi attaccante del Milan. In quell'anno era una promessa del Lille e il Liverpool si mosse in anticipo per portarlo in Inghilterra. Con il suo Belgio stupì tutto, ma con la maglia dei Reds non riuscì ad incidere. Impossibile non citare James Rodríguez. Gioiello del Monaco, esplode definitivamente con la Colombia, o almeno pareva in quel momento. Perchè dopo gli 80 milioni versati dal Real Madrid, il trequartista si perde tra i trofei vinti dalla squadra di Florentino Perez. Insomma, l'augurio è quello di poter vedere lo stesso Amrabat visto in Qatar ma con la maglia viola addosso. E che le big europee, guardandosi indietro, possano desistere dal desiderio di portarlo via da Firenze. In fin dei conti, quando Corvino parla è giusto ascoltarlo. 

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