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FLORENCE, ITALY - OCTOBER 10: Sofyan Amrabat of ACF Fiorentina reacts during the Serie A match between ACF Fiorentina and SS Lazio at Stadio Artemio Franchi on October 10, 2022 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Tutti lo vogliono, tutti lo cercano. Sofyan Amrabat è l'oggetto del desiderio di tanti club specialmente dopo le ottime prestazioni che sta offrendo al Mondiale, con tanto di esternazioni poco velate di protagonisti intorno a lui. Il CT Regragui aveva caldeggiato un trasferimento in una delle principali realtà europee, il fratello era andato in direzione simile. E la Fiorentina? Intende mettere un punto da subito sul nascere per evitare una nuova telenovela.
La situazione, scrive il Corriere Dello Sport, è ben diversa da quella che toccò Vlahovic o Chiesa, visto che contrattualmente Amrabat ha un accordo estendibile con opzione fino al 2025. Tutto dipenderà dalla volontà del giocatore, che è comunque legato a Firenze e alla Fiorentina. Nei giorni scorsi Burdisso ha parlato personalmente con il centrocampista e lo stesso potrebbe fare anche Barone. A preoccupare particolarmente sono i possibili assalti dalla Premier, visto che anche a livello economico è uno dei campionati che può permettersi i maggiori investimenti. Il Liverpool avrebbe mosso i primi interessi, facendo capire che le società che guardano al ragazzo sono di livello alto.
Visto che in viola (ad ora) difficilmente giocherebbe la Champions né potrebbe percepire uno stipendio monstre, la dirigenza vuole correre ai ripari. L'obiettivo, si legge, è quello di blindare uno dei simboli della squadra, se necessario anche con un sacrificio economico. Un'operazione sulla falsa riga di Milenkovic ad agosto, con i vertici che incontreranno Amrabat al ritorno dalle ferie proponendo un contratto simile a quello del centrale serbo, più ricco e più lungo. I primi dettagli parlano di una scadenza rinviata al 2027 e di un ingaggio quasi doppio rispetto agli 1,8 milioni netti attuali. Magari non sarà una mossa che blinderà il marocchino a Firenze a vita, ma sarebbe sicuramente un segnale di forza.
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